Reggio, al via la 12esima edizione del premio per la pace Giuseppe Dossetti

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C’è tempo fino al 14 marzo 2020 per partecipare al “Premio per la pace Giuseppe Dossetti”, il riconoscimento ideato e promosso da Comune di Reggio Emilia, Comune di Cavriago, Provincia di Reggio Emilia e Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Fondazione Manodori per valorizzare l’operato degli studenti delle scuole superiori reggiane.
Il bando per le scuole, uscito in questi giorni, dal titolo “Restiamo umani”, invita gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Reggio Emilia a elaborare un testo (saggio breve, lettera, articolo di giornale o testo di canzone) sui temi della pace e dell’uguaglianza.

L’ispirazione proviene dagli articoli 3 e 11 della Costituzione italiana e dai principi che hanno ispirato la vita di Giuseppe Dossetti; tutti i docenti possono partecipare con le loro classi, in particolare quelli di Lettere, Storia, Filosofia, Diritto, Religione.

Don Giuseppe Dossetti, a cui il premio è dedicato, fu protagonista nella stesura della Costituzione repubblicana. Sacerdote e monaco, partecipò all’elaborazione dei principali documenti del Concilio Vaticano II; uomo di pace che visse la Resistenza al nazi-fascismo e si adoperò per la diffusione dei valori della solidarietà, della fratellanza, del rispetto della dignità di tutti gli uomini. Don Giuseppe Dossetti ha mantenuto un profondo legame con la sua terra d’origine e in particolare con Cavriago, dove ha vissuto durante l’infanzia e l’adolescenza e alla quale è rimasto sempre legato, tanto da definire la cittadina come la sua “università della vita”.

“La Costituzione – afferma Daniele Marchi, assessore del Comune di Reggio Emilia – è il decalogo dei laici, diceva Giuseppe Dossetti ai giovani che lo andavano ad ascoltare. Per questo, l’invito che il Premio Dossetti rivolge agli studenti delle scuole reggiane è quello di riflettere sull’articolo 3 della Costituzione italiana, che fa dell’uguaglianza tra le persone di diverse razze, lingue, religioni, sesso e opinioni, senza privilegi e primogeniture, un pilastro della nostra civiltà, e sull’articolo 11, che fa del ripudio della guerra il secondo pilastro. Dossetti, uomo di Dio e uomo della Polis, denunciava la notte della società italiana e cercava sentinelle che guardassero avanti; spesso scuoteva i giovani con l’invito a ‘mettersi sotto con il pensiero e con l’azione’. Con questo Premio vogliamo stimolare la riflessione e l’approfondimento, da parte di docenti e studenti, di questi temi, per incarnare nell’oggi la rotta che i nostri Padri Costituenti, usciti dalla dittatura e dalla guerra, hanno pensato per noi”.

“Essere di Cavriago significa crescere nella terra e nella comunità dalla quale un patriota come Dossetti ha tratto insegnamento e ispirazione per l’Opera costituente e, successivamente, per la propria Opera di pace” – dice il consigliere comunale con delega alla pace del Comune di Cavriago Alessandro Sandrolini. “Questa nuova edizione del Premio Dossetti spero possa essere, ancora una volta, un rinnovato incentivo per i ragazzi ad elevarsi al livello morale e spirituale di un eroe come Dossetti, a non dare per scontato i nostri diritti e i nostri doveri di cittadini italiani ed europei. E’ nostro immenso piacere promuovere anche in futuro l’iniziativa del Premio e cercare di rinnovarlo, per continuare a tessere una rete di legami e di riflessioni più diffusa e incisiva possibile, nella mente e nel cuore dei ragazzi, nostra risorsa più cara”.

“Il Premio per la pace Giuseppe Dossetti, dedicato a uno dei nostri concittadini più illustri, ci fornirà anche quest’anno un prezioso momento di riflessione su principi universali, quali l’uguaglianza e la solidarietà, che una deriva valoriale, a cui, purtroppo, nemmeno il nostro Paese sfugge, cerca sempre più spesso di trasformare in elementi di divisione anziché di comune agire – commenta il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni – Sono lieto, in particolare, che le nostre scuole superiori continuino ad essere protagoniste di questo importante Premio, che per loro significherà ulteriori risorse da destinare all’acquisto di libri o alla realizzazione di visite e laboratori didattici, perché è proprio grazie al cammino educativo che quotidianamente i ragazzi intraprendono, insieme ai loro insegnanti, che possiamo realizzare una comunità migliore. È, questo, anche un modo per ribadire la centralità della scuola e dell’educazione nel rimuovere ogni ostacolo, nel rispetto del dettato costituzionale, che possa impedire il pieno sviluppo della persona umana, limitando la reale partecipazione dei cittadini alla vita democratica”.

“Non vi è stagione, anche al tempo nostro, nella quale il tema della pace non si riveli fortemente attuale – dice il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta dell’Emilia-Romagna Giammaria Manghi – Per questo, il premio per la pace Giuseppe Dossetti, giunto alla dodicesima edizione, riveste un’importanza ancora una volta particolare, costituendo un prezioso contributo alla crescita dei soggetti della nostra scuola, nel ricordo di un protagonista della Costituzione repubblicana e, più in generale, del ventesimo secolo”.

“Condivisione e solidarietà contribuiscono a costruire una pace stabile – dichiara Romano Sassatelli, presidente della Fondazione Manodori – ed è quello per cui lavoriamo nel nostro impegno quotidiano. Conoscere la figura di Don Dossetti e diffonderne il pensiero rappresenta uno stimolo e un incoraggiamento, soprattutto per i giovani, a portare avanti valori di uguaglianza e fraternità, per capire che possiamo proseguire solo insieme. La Fondazione Manodori interviene costantemente nel sociale e per le nuove generazioni, al fianco di chi ogni giorno opera per migliorare i rapporti tra gli uomini, nelle istituzioni, nella nostra comunità”.

“Il tema della pace sembra passato di moda – commenta Pierluigi Castagnetti, presidente della Giuria del premio. La politica non ne parla volentieri e nemmeno la scuola, le famiglie, la stessa Chiesa. Eppure nel mondo sono in atto una cinquantina di guerre per lo più ignorate dai mass media. Di alcune, però, si hanno notizie che pur sole bastano: l’aggressione ai curdi siriani; le guerre civili nello Yemen, in Afganistan, in Iraq, ai confini tra il Nepal e la Cina; le “esplosioni” popolari in ogni angolo del pianeta per difendere la democrazia. Per Dossetti il tema della pace rappresentava un’ossessione politica e religiosa sempre viva e inappagata. La pace era l’altro nome della politica. La politica ha senso solo se riesce a garantire la pace, a prevenire e risolvere ogni tipo di conflitto, sociale e fra nazioni. Anche il Premio Dossetti per la pace serve a questo, a farci riflettere non solo sul senso della politica ma sul senso della vita stessa”.

L’ammontare dei premi per i primi tre testi selezionati sono buoni spesa di importo pari a 1.000, 600 e 400 euro per l’acquisto di libri, cancelleria, materiale didattico, visite e laboratori didattici.

Per partecipare al Premio per la pace è necessario inviare il modulo di partecipazione: bando e modulo sono scaricabili dal sito www.municipio.re.it/premiodossetti, dal sito www.comune.cavriago.re.it, dal sito www.provincia.re.it e dalla pagina www.facebook.com/premio.dossetti .
Tutte le informazioni sono pubblicate anche nell’opuscolo “+D1 Reggio Emilia. Cultura per la scuola 2019/2020”.

Le candidature dovranno pervenire entro la scadenza del 14 marzo 2020 alla Segreteria del Premio per la pace “Giuseppe Dossetti” secondo le modalità indicate nel bando stesso.

Nelle precedenti edizioni del premio hanno partecipato oltre un centinaio di classi provenienti da tutti gli istituti scolastici secondari di secondo grado del territorio provinciale.

La XI edizione 2018/19 è stata vinta da Valentina Piro, V N liceo scientifico Aldo Moro di Reggio Emilia con il testo “Cara Italia”, docente referente Prof. Antonio Mammi. Secondo classificato il testo di Filippo, Riccardo, Fabio e Tommaso del Liceo Rinaldo Corso di Correggio dal titolo “Caro signor Einstein, Lei a che razza appartiene?”, docente referente prof. Carolina Campani. Terza classificata la studentessa Chiara Rota della V L dell’Istituto “Scaruffi – Levi – Tricolore”, docente referente prof. Paola Montanari. La premiazione è avvenuta nella sala del Tricolore alla presenza del dott. Pietro Bartòlo, medico di Lampedusa e di mons. Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea e già presidente di Pax Christi.