Radiovasca. Vecchi Il Sung

Rcf Statua Kim Il sung

Pierluigi Castagnetti ha riunito a Roma i cattolici democratici italiani, i quali si sentono parecchio a disagio nel Pd un po’ lunare tenuto insieme da Elly Schlein. Nessuno di loro, per dire, è in segreteria.

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Schlein ha partecipato al convegno, ha dichiarato attenzione e volontà unitaria, tuttavia si è capito che della storia da don Sturzo in poi sapesse poco o niente. Però PLC la vuol vedere dal verso giusto: se son rose, forse, non appassiranno. Almeno, non subito.

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La segretaria dem ha verosimilmente compreso che a Reggio Emilia, dove il Pd è in maggioranza pro-Bonaccini, sarebbe meglio non mettere becco. La successione a Prudencio si presenta più complicata del previsto. Terminato il ventennio Graziano Diomio!-Prudencio, e non essendo stato Vecchi in grado di preparare il futuro, il partito si ritrova diviso e litigioso.

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A seminare caos nel Pd ci si è messo il rampante Lanfranco De Franco, in campagna elettorale da mesi pur svolgendo un ruolo assessorile al quale, con un po’ di stile, farebbe bene ad attenersi. Figlio di un medico, che fu a lungo presidente dell’Ordine locale, in politica fin da bambino, laureato in legge ma privo di reali esperienze professionali, De Franco spinge per diventare a 32 anni sindaco di una città di 173mila residenti con un Pil tra i più rilevanti d’Italia. A quale titolo, solo lui lo sa.

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Ovvio che le aspirazioni del giovane De Franco cozzino con una realtà complessa che l’interessato, anche per ragioni anagrafiche, non è in grado di padroneggiare. E che nella maggioranza del Pd vi sia un’opposizione netta a questo disegno assai velleitario e per certi versi anche un po’ infantile.

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Dalla pervicace battaglia defranchista deriva per contrasto la candidatura di Marco Massari, 64 anni, medico primario di infettivologia. Massari è cresciuto nella federazione comunista di fine anni Settanta, ha sempre militato a sinistra pur dedicando la vita a una professione delicata e importante.

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Come tutti i medici, compresi i più adattabili, Massari sindaco impiegherebbe un paio d’anni a comprendere come funzioni la macchina e a come sopravvivere in un ruolo tanto stressante. Ma di nomi il Pd è scarso. Massari sarebbe un sindaco di garanzia, bisognoso di sostegno politico, dovrebbe affiancarsi a una giunta robusta e qualitativamente preparata. Ha il vantaggio di non essere temuto dai più giovani per obiettivi parlamentari e regionali.

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Nel destracentro avanza il ticket Tarquini-Aragona, con il primo candidato sindaco, molto attento ad apparire uomo di area moderata e distante dalle fughe populiste della Lega. Tarquini indossa un bel cognome – il padre, Giancarlo, fu un pm molto apprezzato non solo a Reggio – e le virtù della retorica forense. Ma la politica, come disse il colto ministro barese Rino Formica, è soprattutto “sangue e mmerda”. E i voti non si prendono nei salotti buoni, ma uno per uno, on the road.

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A Scandiano il sindaco Matteo Nasciuti in Bonvicini ha già stretto l’alleanza con il centrosinistra locale in vista della desiderata riconferma. Tutto liscio e veloce. Un modello che Reggio non sa importare.

Attivissimo in città anche Dario De Lucia, che è stato il primo a esporre cartelloni elettorali puntando su se stesso, la moglie Federica e il cane lagotto Marx (il suo nome, si diceva un tempo, è il suo programma).

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Congratulazioni al consigliere dem Matteo Braghiroli: dopo la laurea in comunicazione è stato assunto come cameriere da McDonald’s.

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Annalisa Rabitti della Frangetta, la più votata alle elezioni del 2019, ha riempito piazza Prampolini con il suo ormai tradizionale evento dedicato alla fragilità. Avrebbe ambizioni da sindaco, ma le strade sembrano tutte chiuse. Potrebbe riprovarci nel 2025 correndo per la Regione. I consensi non le mancano.

Stefania Bondavalli continua nel miracolo di essere una e trina: consigliera regionale, presentatrice di eventi, giornalista di Telereggio in aspettativa. Le charities di Grade e Core sono monopolizzate da lei, che funge da anni da padrona di casa. È etico che un politico con poteri di legislazione – per di più giornalista iscritta all’ordine – sovrapponga al proprio ruolo attività da cui il potere politico dovrebbe rimanere estraneo? Nella degradata etica pubblica di una certa Reggio Emilia è possibile anche questo. Prima di Bondavalli, ci sono uomini che hanno preparato il terreno.

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Dicembre, tempo di feste e di cene augurali. La location più gettonata di Reggio è ormai Ruote da Sogno in zona Buco del Signore. Congratulazioni a Stefano Aleotti, che ha saputo realizzare un progetto visionario di forte impatto non solo per la città.

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La tribuna vip del palasport è il vero salotto cittadino, con imprenditori, sponsor, politici e autentici appassionati. Visti Benny Benassi e Piero Montecchi di ritorno da Miami, dove continua a vivere insieme alla famiglia. Gli amministratori locali fanno a gara per farsi fotografare con Graziano Sassi, socio di Pallacanestro Reggiana, imprenditore a capo di diverse società attive nel campo della moda luxury a livello globale.

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Prudencio pensa sempre più a celebrare gli ultimi mesi del mandato in stile nordcoreano. Tra poco arriveranno gli Stati Generali, manco fossimo ai tempi della Rivoluzione francese. Poi l’otto giugno vi sarà la mega festa al Campovolo di Elrow Town, alla faccia del silenzio pre elettorale. Manca solo la statua alta settant’anni metri modello Kim-Il-Sung, ma i devoti dei lavori pubblici ci stanno lavorando. Una torre dedicata a Vecchi-Il-Sung da innalzare magari a fianco della Mediopadana o all’ingresso di Rcf Arena. Una cosina sui 70 metri stile minimal-evoluto, da far disegnare ad Andrea Oliva, il più noto archistar reggiano.

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Claudio Guidetti è en marche verso le elezioni europee e amministrative. In controtendenza rispetto alla depressione diffusa, Azione sta per aprire una propria sede in centro storico, a disposizione del partito dell’intera provincia per iniziative politiche e culturali.

 

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Il segretario di Azione è combattuto: sa che, candidandosi sindaco in alternativa a sinistra e destra, otterrebbe molti più voti di quanti non otterrebbe schierando il partito in coalizione, e andrebbe probabilmente in doppia cifra. Ma restare nel mezzo in una competizione assai polarizzata come quella che si annuncia non sarebbe una scelta di strategia. Se il Pd offrirà a Guidetti deleghe importanti e un paio di assessori la partita si potrebbe chiudere, forse anche in fretta. Il problema è: chi comanda davvero nel Pd?

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Last but not least. La presente rubrica sbarcherà in extended version anche sulla nuova edizione di Tuttoreggio, il magazine storicamente più amato dai reggiani, che tornerà in edicola nella prima metà del 2024. State accuorti e aspettatevi il meglio.

 



C'è 1 Commento

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  1. Paolo Tamagnini

    Direttore, non vedo l’ora torni in edicola TuttoReggio. Ebbi l’onore di scrivere qualche pezzo grazie al grande Sandro Gasparini. Bei tempi.


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