Marzio Iotti deve pagare dazio.
Ha sbagliato e pagherà fino all’ultimo centesimo.
Sette milioni di euro, ha detto la Corte dei Conti.
La sindaca Malavasi non transige: li vogliamo tutti, senza sconti.
E se Marzio Iotti non li avesse, quei milioni?
Pignoriamo, sequestriamo, blocchiamo le eventuali pensioni maturate negli anni: ci vuole sempre un capro espiatorio da sacrificare in onore agli dei.
Per Marzio Iotti non ci sono attenuanti. Le colpe sono solo sue mentre i danni sono di tutti. È lui che deve pagare. Il Tribunale del Popolo ha sempre ragione. A Correggio vige un’etica robusta. Tutti bravi, buoni e probi. Tranne lui. Vogliamo vedere Marzio Iotti in ceppi, o ai lavori forzati, o a servire la comunità in qualità di giardiniere o spazzino.
Tanto lo stigma del colpevole gli resterà attaccata per sempre, e lui non camperà abbastanza per essere redento.







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