Per qualità della vita Bologna è la seconda in Italia, Modena avanza (7), giù Parma (11esima) e Reggio (16esima)

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Udine è la città in cui si vive meglio in Italia. A incoronare la provincia friulana è la 34esima edizione dell’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita, i cui risultati sono stati pubblicati sul quotidiano in edicola oggi. Non mantiene dunque il primato Bologna per la qualità della vita: nella 34/ma edizione della classifica del Sole 24 Ore che misura il benessere della popolazione italiana, la provincia felsinea viene scalzata da Udine e, quest’anno, è al secondo posto, davanti a Trento. Bologna è comunque sempre in testa nella categoria “Demografia, salute e società”, spinta dai livelli d’istruzione elevati.

La sua performance migliore è per la partecipazione elettorale (74% sul totale degli elettori), mentre la peggiore è nei “Furti con destrezza” con 51 denunce ogni 100mila abitanti. “Giustizia e sicurezza” è la macro categoria in cui Bologna brilla meno.

Si registra l’exploit per Modena (settima), che fa un balzo in avanti di dieci posizioni e si colloca nella top ten (lo aveva raggiunto solo due volte, nel 1999 e nel 2022), unica altra provincia della regione. Anche per questa città emiliana la categoria in cui svetta (al terzo posto) è “Demografia e società”. Le peggiori sono “Giustizia e sicurezza” e “Ambiente e servizi”, due categorie in cui è 50/ma e 52/ma, rispettivamente, ma in cui in un anno ha fatto grandi progressi e guadagnato diversi punti. Per l’Emilia-Romagna, a parte Modena, la classifica indica un calo complessivo nella qualità della vita per tutte le altre province. Nella top 40 ci sono Parma all’11/mo posto, poi Reggio Emilia (16/ma, sprofonda per gli indicatori ambientali, in particolare per i consumi energetici), Piacenza (26/ma), Ravenna (34/ma, è però prima per la qualità della vita dei giovani), Forlì-Cesena (40/ma, ma prima per la bassa percentuale di “Neet”, i giovani che non lavorano e non studiano che sono solo il 7,6% a fronte di una media del 20% nazionale). Fanalino di coda sono Rimini al 51/o posto e Ferrara, 60/ma. Rimini ha comunque un primato, è terza per le riqualificazioni energetiche, mentre sprofonda al 106/mo posto per l’indice di criminalità basato sul totale dei delitti denunciati. Ferrara è trascinata in basso dagli indicatori della sicurezza e della demografia e società, ma mantiene un primato: la durata media delle cause civili che è di 84 giorni a fronte dei 524 nazionali.

 



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