Processo sulla strage alla stazione di Bologna, rinviato all’aprile del 2023 l’appello di Cavallini

strage di Bologna Gilberto Cavallini

Con una decisione a sorpresa, la Corte d’assise di appello di Bologna ha rinviato di oltre un anno il processo di secondo grado all’ex componente dei Nar (Nuclei armati rivoluzionari) Gilberto Cavallini, che nel gennaio del 2020 era stato condannato in primo grado all’ergastolo per concorso nella strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.

Il presidente della prima sezione dell’assise ha notificato alle parti che l’appello non si terrà più, come inizialmente previsto, a partire dal prossimo 12 gennaio, ma che la prima udienza è stata fissata al 19 aprile del 2023.

Cavallini, stando alle motivazioni della condanna, è accusato di essere il “quarto uomo” dell’attentato ed è considerato uno degli esecutori materiali in concorso con i tre ex militanti dei Nar già condannati in via definitiva: Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini.

Nella mattinata del 2 agosto del 1980, alle 10.25, l’esplosione di una bomba alla stazione di Bologna causò 85 vittime e il ferimento di altre 200 persone, in quello che è ancora oggi il più grave atto terroristico avvenuto in Italia nel secondo dopoguerra. Per la strage è attualmente in corso il processo di primo grado a Paolo Bellini, ex componente di Avanguardia Nazionale, anch’egli accusato di essere tra gli esecutori materiali della strage.