L’industria italiana messa “alle corde” da una miscela di elementi in campo che ne mettono a dura prova “la resilienza”. Secondo il Centro studi di Confidustria, l’impatto del prezzo record del gas sull’economia italiana – unito alla crescita dell’inflazione, ed i tassi in crescita – “potrebbe valere fino al 3,2% del Pil, nel biennio 2022-23”: secondo gli industriali, questo potrebbe portare ad una crescita della disoccupazione “-528mila occupati”.
#CongiunturaFlash | Lo scenario vira al ribasso: il prezzo del #gas non è mai stato così alto, #inflazione e tassi di interesse continuano a salire. Nell’#industria 🇮🇹 si materializza la caduta, nonostante l’export resiliente e
i servizi in risalita
⬇https://t.co/QEFoiGEZZk pic.twitter.com/84saf07acb— Confindustria (@Confindustria) September 17, 2022
“Resilienza industria è alle corde”. Il Centro studi di Confindustria, nella sua “Congiuntura flash” di settembre, sottolinea che “la resilienza dell’industria è alle corde, dopo troppi mesi di impatto del caro-energia sui margini delle imprese: soffriranno gli investimenti”. Per
gli imprenditori “l’inflazione record erode il reddito delle famiglie e minaccia i consumi, protetti (in parte e non per molto ancora) dal risparmio accumulato: i tassi rialzati dalla Bce daranno un ulteriore impulso recessivo”.
Ultimi commenti
Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]