“Prepareremo un altro cappio per Salvini”: bufera su un consigliere del Pd di Formigine

Alessandro Neviani Pd Formigine

“Mal che vada prepareremo un altro cappio, lui qua è un pazzo pericoloso”: una battuta di cattivo gusto, pubblicata su Facebook sotto l’articolo di un quotidiano e riferita al leader della Lega Matteo Salvini, ha fatto finire nella bufera Alessandro Neviani, giovane consigliere comunale del Partito Democratico di Formigine.

Abbastanza evidente il riferimento evocativo alla fine di Benito Mussolini, ucciso dopo la cattura nei giorni immediatamente successivi alla liberazione dell’Italia – al termine della Seconda guerra mondiale – e poi appeso a testa in giù a una pensilina di un distributore di carburante di piazzale Loreto, a Milano, il 29 aprile del 1945.

Un passo falso, quello del 20enne modenese, che non poteva passare inosservato: lo screenshot sta infatti facendo il giro del web e non è sfuggito nemmeno ai più alti livelli del Carroccio.

“Istigano a impiccare Salvini – ha commentato la sottosegretaria al Ministero per i beni e le attività culturali del governo Conte Lucia Borgonzoni – e poi dovremmo essere noi i fascisti e i cattivi? Ancora una volta ci sono democratici, filantropi e pluralisti esponenti del Pd che pensano di eliminare Salvini uccidendolo. Sorprende, come sempre, l’assordante silenzio di tutto il mondo politico di sinistra. Chiediamo che Neviani si dimetta subito”, ha concluso la candidata alla presidenza della Regione Emilia-Romagna.

Sulla vicenda è intervenuto anche lo stesso Salvini: “Un consigliere comunale del Pd emiliano mi definisce pubblicamente un “pazzo pericoloso” ed evoca l’utilizzo del CAPPIO per fermarmi. Visto che da un anno (lo sto facendo anche stamattina in ufficio) combatto contro Casamonica, scafisti e spacciatori, non sono certo insulti e minacce a farmi paura. Ovviamente, mai col Pd!”.

Per il consigliere comunale formiginese della Lega Matteo Bergamini “quelle di Neviani sono parole che hanno un peso notevole soprattutto se pronunciate da un consigliere comunale il quale rappresenta (anche su Facebook) le istituzioni e i cittadini che l’hanno eletto; inoltre non può essere accettabile una simile intimidazione, per non balenare altre ipotesi, riferita al ministro dell’Interno della Repubblica italiana”.

“La politica deve essere confronto, dibattito e scambio di idee, non può e non deve essere relegata alle sole minacce e insulti che ormai quotidianamente vengono inviati al ministro Salvini e a tutti gli esponenti della Lega in generale. Da giovane della Lega ritengo che il compito delle nuove generazioni sia quello di trasmettere innovazione, concretezza nelle idee e soprattutto cambiamento, non insulti e minacce, non rimproveri morali fini a se stessi, ma proporre con coraggio e coerenza risoluzioni ai problemi dei cittadini al fine di migliorare la comunità in cui si vive”.

Per questo, ha annunciato Bergamini, il gruppo della Lega chiederà le dimissioni del consigliere Neviani, “perché crediamo che egli non possa dar sfogo a simili pensieri e rappresentare al tempo stesso la comunità formiginese”.

Il Partito Democratico di Formigine ha replicato con una nota del segretario di circolo Lawrence Miles: “Credo che Alessandro Neviani abbia commesso un grave errore. Il fatto che abbia 20 anni può solo essere una parziale scusante. Come comunità del Partito Democratico dobbiamo avere la capacità di non farci trascinare in quella che sembra essere sempre di più la normalità dei social: utilizzare toni sopra le righe, a volte violenti. Toni che lasciamo ad altri, mai appropriati per un esponente politico, in questo caso consigliere comunale, del Pd”.

“Alessandro, scrivendo quel commento, ha mancato di rispetto ad avversari politici, a noi che facciamo parte della sua stessa comunità democratica e soprattutto a sé stesso. Chi conosce Alessandro sa però che quelle parole e quelle idee riportate nel suo commento non gli appartengono. È buona cosa che si sia scusato pubblicamente. Dovrà però dimostrare nel suo impegno giornaliero per i suoi concittadini formiginesi che quanto successo sia stato solo uno spiacevole, anche se grave errore”.

“Non accetto invece ingerenze, lezioni e ramanzine da forze politiche del territorio che in queste ore fanno la morale”, ha concluso Miles: “Troppo facile fare finta di non avere scheletri negli armadi e guardare la pagliuzza degli avversari politici, quando di travi negli occhi se ne hanno parecchie”.