Pellini: “Arriviamo a 100.000 alberi piantati al Campovolo, uno per ogni spettatore del concerto di Ligabue”

masterplan Campovolo bosco

di Ugo Pellini

Con l’inaugurazione della Rcf Arena, uno dei più grossi progetti in città, Reggio aspira a diventare la capitale della music valley. “Questo spazio rappresenta un unicum, un luogo dedicato alla musica, alla cultura e ai concerti”, ha annunciato Giammaria Manghi per conto della Regione Emilia-Romagna, che ha finanziato in parte quest’opera.

La vasta area del Campovolo però non comprende solo l’arena spettacoli: a sud della pista di atterraggio degli aerei, fino alla ferrovia Milano-Bologna, sono ora presenti la pista di avviamento al ciclismo Giannetto Cimurri, una zona coltivata e due boschi urbani.

Limitrofo alla pista Cimurri è sorto il bosco “Enrico Berlinguer”: sono stati messi a dimora, in diversi momenti, oltre 10.000 alberi e arbusti di diverse specie autoctone. Dalla parte del torrente Rodano sono invece circa 30.000 le piante del bosco “Paride Allegri”. Anche questo bosco, nato nel 2002 grazie al circolo “Un Punto Macrobiotico”, è attualmente popolato da numerose siepi e alberature con querce, aceri, pioppi, etc.

Tra i due boschi, distanti tra di loro poche centinaia di metri, ci sono terreni coltivati, di proprietà privata. Nel marzo del 2019 la giunta comunale ha approvato il Masterplan del nuovo parco Campovolo, che prevedeva l’acquisizione di questa area, la realizzazione di diversi impianti sportivi (pista di atletica entro il 2020, campo di football americano, etc.) e il raddoppio dell’attuale bosco urbano, fino ad arrivare a 40 ettari di superficie boscata.

Non è dato sapere quando e come questo progetto sarà realizzato, ma è auspicabile un ricongiungimento dei due boschi ora separati e che questo spazio sia riempito di tanti alberi in modo da creare il vero “polmone verde” della città. Si potrebbe così arrivare a 100.000 alberi: uno per ogni spettatore del concerto di Luciano Ligabue.

Ugo Pellini