Pasqua e Pasquetta in rosso, ecco cosa si può e cosa non si può fare

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Con la zona rossa nazionale disposta dal nuovo decreto anti-Covid fino a lunedì, l’Italia è tornata a vivere ovunque un week-end festivo come in un lockdown.

Ecco quali sono le cose si possono fare e quali no.

Autocertificazione per Pasqua e Pasquetta
Per ogni spostamento, in qualsiasi fascia oraria, è necessario avere con sé l’autocertificazione. Si compila esplicitando il motivo dello spostamento, l’indirizzo di partenza e di arrivo. L’autocertificazione per Pasqua può essere scaricata qui, dal portale del Ministero dell’Interno.

Il pranzo delle feste
Si può far visita a parenti e amici ma soltanto verso un’unica abitazione privata, con i soliti orari: coprifuoco (tra le 5 e le 22), per un massimo di due persone con minori under 14 al seguito. Di fatto è lo stesso provvedimento adottato durante le festività natalizie. Naturalmente resta la possibilità di potersi spostare, a prescindere da visite a parenti e amici, ma soltanto per le “comprovate esigenze”. Con i non conviventi è raccomandato indossare la mascherina per proteggere soprattutto gli anziani e le persone fragili. A tavola si raccomanda di mantenere il distanziamento e stare attenti anche a non mescolare posate e piatti di portata. Meglio evitare i pranzi a buffet.

Viaggi in auto
Se si va in auto con persone non conviventi si può stare massimo in tre persone. Il posto del passeggero deve rimanere libero, vanno occupati i sedili posteriori indossando la mascherina.

Vietate le gite fuori porta
Divieto assoluto a pic nic e gite fuori porta: è consentito andare a trovare familiari e parenti, ma il lockdown blocca la possibilità di ogni spostamento. Si rischiano multe da 400 euro a persona. Al limite, si può ripiegare sul giardino di casa, per chi ha la fortuna di averlo, ovviamente. Sempre nel rispetto delle regole: niente assembramenti, quindi nessuna festa con troppe persone.

Spostamenti nelle seconde case
Si può andare nella seconda casa anche se si trova fuori regione ma rispettando alcune restrizioni. Innanzitutto può andare solo chi dimostra di essere proprietario o affittuario prima del 14 gennaio 2021. L’abitazione può essere raggiunta solo dal nucleo convivente e la casa deve essere disabitata. Non si possono invitare amici e parenti.

Alcune regioni hanno però detto “no” all’accesso alla seconde case
Blocco imposto ai non residenti in Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Toscana, Piemonte, Marche e Calabria. La Sardegna ha imposto anche ai residenti la presentazione dell’esito negativo del tampone. Campania, Liguria e Puglia vietano di andare nelle seconde case anche ai residenti. La Sicilia lascia la libera circolazione ma per entrare si deve presentare l’esito negativo del tampone.

Sì alle passeggiate nelle vicinanze di casa
E’ consentito passeggiare in prossimità della propria abitazione. È però obbligatorio rispettare la distanza di almeno un metro dalle persone e indossare la mascherina. Si può svolgere attività sportiva nel proprio Comune, dalle 5 alle 22, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. In bici o per fare jogging si può uscire dal proprio Comune.

I viaggi, la quarantena e il tampone obbligatorio
Fino al 6 aprile chi torna da un Paese dell’Unione Europea deve restare in quarantena per cinque giorni e può uscire solo dopo un tampone negativo. Fino al 30 aprile chi torna da un Paese fuori dall’Ue, dall’Austria e dal Regno Unito deve rimanere in quarantena per 14 giorni e può uscire soltanto dopo un tampone negativo.

Gli altri motivi per spostarsi a Pasqua e Pasquetta
Siamo tutti in lockdown fino al 5 aprile. Oltre a ciò che è possibile fare, come abbiamo visto (dalle visite ai parenti e amici, all’assistenza alle persone non autosufficienti), ci sono altre possibilità di spostamento e movimento nonostante la stretta. Alcuni esempi? Fare la spesa in un Comune diverso o fare attività sportiva (corsa o l’uso della bici per attività sportiva sono consentiti e permettono di entrare e uscire in un altro comune limitrofo). Ci si può muovere verso un altro centro, se, ad esempio, siamo interessati a fare la spesa per motivi di necessità in un altro comune.

Negozi, bar, ristoranti, centri commerciali
Sono chiusi parrucchieri, negozi di abbigliamento, centri estetici, gioiellerie. In zona rossa restano aperti tutti quei negozi destinati ai servizi alle persone: lavanderie, tintorie, librerie, negozi di generi alimentari e di elettronica, profumerie, negozi di calzature e gioiellerie. Chiusi, invece, i mercati. Per i bar invece l’asporto è consentito solo fino alle ore 18. In fascia arancione tutti i negozi sono aperti, mentre i centri commerciali – tranne le piastre alimentari – sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Restano aperte edicole, farmacie, tabaccai presenti all’interno.

Come cambiano i colori delle Regioni da martedì
Da martedì sono in fascia rossa Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta. Sono in zona arancione Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Trentino-Alto Adige, Umbria e Veneto. In queste ultime regioni si può uscire liberamente rimanendo però all’interno del proprio Comune di residenza. Riaprono negozi, parrucchieri, centri estetici. Bar e ristoranti rimangono chiusi.

Chi torna a scuola mercoledì
Tornano in presenza anche in zona rossa gli alunni “delle scuole dell’infanzia, primarie e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado”. Nelle zone rosse gli alunni di seconda e terza media e delle superiori seguono le lezioni con didattica a distanza. Nelle zone arancioni gli alunni di seconda e terza media seguono le lezioni in presenza. Per gli alunni delle superiori deve essere “garantita l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento”.