Giovedì 3 settembre a Parma una bambina di 16 mesi è stata salvata dal soffocamento dopo che un pezzetto di carota le era andato di traverso mentre era a tavola. La piccola, che ha iniziato ad accusare difficoltà respiratorie, è stata immediatamente portata dai genitori all’accettazione pediatrica dell’ospedale dei bambini.
In ospedale, dopo una radiografia, è stata attivata una procedura di estrazione da parte dei medici dell’endoscopia toracica, che hanno eseguito l’intervento dopo aver riunito un’équipe multidisciplinare: oltre agli pneumologi interventisti, infatti, hanno partecipato anche gli anestesisti della prima anestesia e rianimazione e il personale infermieristico dell’endoscopia toracica e dei comparti operatori otorino-maxillo e dell’emergenza.
“Data la tempestività con cui si doveva intervenire non si poteva attendere l’esito del tampone per il Covid-19, per cui l’intervento è stato eseguito nel comparto dedicato”, ha spiegato la dott.ssa Maria Majori, direttrice della pneumologia ed endoscopia toracica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma: “Siamo intervenuti con il broncoscopio rigido, pinze ottiche da corpo estraneo e broncoscopio flessibile operativo. I pezzetti di carota erano piccoli, ma rispetto al calibro delle vie aeree di un bambino così piccolo sono in grado di produrre effetti fatali”.
Soltanto una settimana prima un intervento analogo era stato effettuato dalla stessa équipe su un signore di 71 anni che aveva inalato dei pezzi di carne durante il pasto: l’uomo, intubato all’ospedale di Crema, era stato trasferito in urgenza nel reparto di rianimazione dell’ospedale Maggiore di Parma per essere operato dal team multidisciplinare coordinato dalla dott.ssa Majori.
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