Un’auto non si ferma all’alt di una pattuglia della Guardia di finanza, anzi accelera dandosi precipitosamente alla fuga a forte velocità: ne nasce un inseguimento, finché la macchina non viene bloccata e gli occupanti fermati. E qui la sorpresa: erano tutti minorenni, compreso il giovane al volante.
La vicenda è emersa soltanto ora, ma risale alla notte tra il 31 agosto e il primo settembre scorsi. L’auto, con a bordo tre ragazzi e due ragazze, è incappata in un posto di controllo gestito dai finanzieri del comando provinciale di Parma, ma anziché fermarsi i cinque hanno tirato dritto, cercando di allontanarsi. Le Fiamme gialle li hanno immediatamente inseguiti, finché non hanno raggiunto e fermato l’auto in fuga in strada Viazza di Martorano.
In un primo momento, i cinque hanno tentato di dileguarsi a piedi, ma hanno poi desistito quasi subito dall’intento. A quel punto sono stati identificati: è così che i militari hanno scoperto che sia i tre ragazzi che le due ragazze avevano meno di 18 anni, e che l’auto era di proprietà del padre di uno dei giovani, che aveva sottratto le chiavi al genitore.
I cinque minorenni, allora, sono stati portati nella caserma generale Sante Laria di via Torelli, dove sono stati convocati i rispettivi genitori.
Il ragazzo alla guida della macchina, che ovviamente, data la minore età, non aveva ancora la patente, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Bologna per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, che prevede la pena della reclusione da 6 mesi a 5 anni. I finanzieri hanno inoltre irrogato diverse sanzioni amministrative per le numerose violazioni alle norme del Codice della strada, procedendo poi anche al fermo amministrativo del veicolo.







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