I carabinieri di Parma hanno arrestato un uomo di 50 anni, residente nella provincia emiliana, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. L’indagine ha avuto origine dalla denuncia presentata a inizio aprile dalla moglie, che ha raccontato ai militari di essere vittima da sette anni di minacce e violenze da parte del marito e ha riferito nei dettagli numerosi episodi – avvenuti anche in presenza dei figli minorenni della coppia – che avrebbero instaurato in famiglia un clima di vera e propria prevaricazione, rendendo non più tollerabile la convivenza.
Nel tempo in diverse occasioni la donna, per sfuggire ai comportamenti violenti del coniuge, era stata costretta a trasferirsi temporaneamente nella casa dei propri genitori, residenti nello stesso edificio ma al piano di sopra: anche questi ultimi hanno confermato ai carabinieri di aver assistito alle violenze che sarebbero state perpetrate dall’uomo nei confronti della figlia. A supportare ulteriormente le indagini ha contribuito anche la migliore amica della donna, che ha fornito agli inquirenti una copia della chat nella quale la denunciante le confidava i dettagli della grave situazione familiare.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Parma, alla luce degli elementi raccolti dai carabinieri a carico del cinquantenne, e ritenendo sussistente la gravità indiziaria dei fatti, ha disposto nei confronti dell’indagato la misura cautelare del carcere per maltrattamenti in famiglia. L’uomo è stato quindi arrestato e condotto presso la casa circondariale di Parma.
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