Omaggio a Sarzi, burattinaio e partigiano

sarzi_fellini

Si apriranno domenica 6 febbraio al teatro Cavallerizza di Reggio Emilia le celebrazioni per il centenario della nascita del burattinaio Otello Sarzi, innovatore nel campo del teatro di figura italiano del ‘900.
L’iniziativa, ‘Cent’anni dal futuro’, alla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini, è promossa dalla Fondazione Famiglia Sarzi che, dopo aver inaugurato nel giugno 2019 il nuovo museo ‘La Casa dei Burattini di Otello Sarzi’, prosegue l’opera di tutela e valorizzazione del patrimonio lasciato dal burattinaio reggiano di adozione.

Otello Sarzi, scomparso nel 2001, ha sperimentato tutti i generi, tutte le invenzioni: dai collage di “Fantasia musicale” al “Don Chisciotte” di Cervantes, dal “Totò il buono …volare dove?” di Zavattini alla “Gondola fantasma” di Rodari fino al “Castello di Kafka” (una produzione dell’Ater) e la “Mavra” di Stravinski, con una ricerca di temi assolutamente originali per la trasposizione nel teatro di burattini. Fondamentale anche l’incontro e la contaminazione di Sarzi con varie personalità del mondo dello spettacolo: da Roberto Leydi a Maurizio Costanzo, Maurizio Scaparro, Giancarlo Cobelli, Giorgio Gaslini, Gigi Proietti, Cesare Zavattini, Federico Fellini e tanti altri.

“In mio padre – dice Mauro Sarzi, burattinaio ed educatore – si concentrava l’alchimia di un artigianato, di una esperienza, di una sperimentazione di generazioni che io ho continuato nel tempo per mantenere viva nella professione la tradizione della mia famiglia. Un percorso a volte difficile, che ha risentito del periodo della guerra, dell’attività partigiana sia di mio padre che della sorella Lucia, dell’amicizia e la stima con la famiglia Cervi, della battaglia per i diritti e per la libertà”.
Proprio uno spettacolo di Maurizio Bercini che, ricordando Alcide Cervi, renderà omaggio a Otello Sarzi e alla sua famiglia sarà il ‘clou’ delle celebrazioni di domenica. Le celebrazioni si svilupperanno poi fino al prossimo anno.