Dall’alba di lunedì 31 di maggio sono riniziate le ricerche a Novellara, nella Bassa reggiana, di Saman Abbas, la 18enne d’origine pachistana che aveva denunciato i genitori, opponendosi a un matrimonio combinato e ora scomparsa da un mese.
In particolare il comandante della compagnia di Guastalla Luigi Regni coordinerà una ventina di militari che oggi setacceranno campi e canali concentrandosi nell’area alle spalle dell’azienda agricola di Novellara, in provincia di Reggio Emilia, nella cui cascina il padre Shabbar lavora come custode e bracciante nonché vive con la famiglia.
Proprio le telecamere nei pressi dell’abitazione avevano immortalato, la sera del 29 aprile scorso, tre uomini che con due pale, un secchio contenente un sacchetto azzurro e un piede di porco, si allontanavano nei terreni per poi fare ritorno due ore dopo. Immagini per le quali gli inquirenti temono che Saman sia stata uccisa e il suo cadavere occultato. La Procura indaga infatti per omicidio: al momento sono indagati i genitori di Saman – partiti per il Pakistan i primi di maggio senza dare alcun preavviso – ma anche uno zio e due cugini. Questi ultimi sarebbero i tre uomini ripresi dal video.
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