Novellara. Genitori pakistani combinano il matrimonio della figlia minorenne: denunciati

matrimonio combinato sposa

Due persone di nazionalità pakistana, marito e moglie di 43 e 46 anni entrambi residenti a Novellara, in provincia di Reggio, sono stati denunciati dai carabinieri con l’accusa di costrizione o induzione al matrimonio per aver cercato di combinare le nozze della figlia, che all’epoca dei fatti era ancora minorenne.

La ragazza, primogenita della coppia, era stata promessa in moglie a un cugino connazionale ed era già stata anche fissata la data del matrimonio, che si sarebbe dovuto celebrare il 22 dicembre scorso in Pakistan, con tanto di biglietto aereo già acquistato dai genitori per la figlia.

Ma quest’ultima, contraria al matrimonio combinato impostole dal padre e dalla madre, si è rivolta ai servizi sociali del Comune della Bassa reggiana portando alla luce la vicenda. Dal suo racconto è scattata la denuncia ai carabinieri e ha preso il via l’inchiesta che ha portato a un provvedimento di allontanamento in emergenza della giovane – che nel frattempo ha compiuto 18 anni – dall’abitazione familiare. La ragazza è stata accolta in una struttura protetta.

* * *

“Quanto avvenuto a Novellara è orribile”, ha commentato la deputata reggiana della Lega Benedetta Fiorini: “Combinare e costringere al matrimonio la propria figlia è una pratica inumana, ma sempre più diffusa nel nostro Paese. Occorrono dunque massima vigilanza e attenzione, in particolare in questa fase di emergenza pandemica che rende tutto più difficoltoso. Tutte le istituzioni, le comunità e le associazioni, nei limiti delle loro competenze, contribuiscano a monitorare in modo capillare certe dinamiche sociali del territorio, così da rappresentare un forte presidio in grado di prevenire e impedire nuovi casi. Serve massima intransigenza contro questo fenomeno sommerso. Piegare la libertà e la dignità delle donne, spesso minorenni, in nome di precetti religiosi è ignobile e atroce, una piaga da estirpare”.