Alcuni addetti al facchinaggio della Gls di Piacenza, che dal primo pomeriggio di martedì 16 aprile stanno protestando contro il licenziamento di 33 lavoratori iscritti al sindacato di base Usb, hanno passato la notte tra martedì 16 e mercoledì 17 aprile sul tetto della sede dell’azienda, situata alle porte della città emiliana.
La nottata è passata senza particolari tensioni: gli operai sono stati tenuti sotto controllo dalla polizia, mentre sul luogo per precauzione erano presenti anche una squadra dei vigili del fuoco e un’ambulanza. I manifestanti sono in attesa di sviluppi e di una mossa da parte dell’azienda, ad esempio l’annuncio della convocazione di un tavolo di trattative.
Sul tetto della Gls sono stati appesi anche degli striscioni al grido di “Vogliamo lavoro!”, con scritte come “La repressione non fermerà la lotta al caporalato e al lavoro nero”. Inutile, fino a questo momento, l’attività delle pattuglie della polizia e dei vigili del fuoco, che hanno raggiunto la sommità dell’edificio insieme ad alcuni agenti della Digos per provare a convincere i protestanti a scendere.
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Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]