Neonati sepolti, Chiara Petrolini a giudizio per tutti i reati contestati

Chiara Petrolini fuma sigaretta a casa – QG

La giudice per l’udienza preliminare Gabriella Orsi ha rinviato a giudizio per tutti i reati contestati dalla Procura di Parma – ovvero duplice omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla discendenza e soppressione di cadaveri – Chiara Petrolini, la ragazza di 21 anni finita nel registro degli indagati dopo il ritrovamento di due neonati morti (i figli partoriti dalla giovane, a circa un anno di distanza l’uno dall’altro) sepolti nel giardino della casa di famiglia a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma.

L’udienza davanti alla Corte di assise è fissata per il prossimo 30 giugno. In udienza preliminare, a porte chiuse, la difesa della giovane aveva chiesto la riqualificazione delle contestazioni nel meno grave reato di infanticidio e l’esclusione dell’aggravante della premeditazione, ma la gup ha accolto l’impostazione della Procura, che ha coordinato le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo.

La difesa ha anche parlato del tema della presunta incapacità di intendere e di volere della ragazza, la cui valutazione sarà uno degli elementi portanti del dibattimento. L’avvocato di Chiara Petrolini aveva già depositato una consulenza tecnica psichiatrica che indicava una piena incapacità della giovane, ed è probabile che sarà chiesta una perizia in tal senso anche ai giudici della Corte d’assise, mentre l’accusa è convinta del contrario e ha già presentato analisi ed elaborati specialistici per sostenerlo: secondo gli inquirenti, la lucidità dimostrata dalla ragazza nel portare avanti – per due volte: il primo parto è del 12 maggio 2023, il secondo del 7 agosto 2024 – gravidanze all’insaputa di tutti, partorendo da sola in casa, e successivamente provocando la morte dei neonati, entrambi poi sepolti in giardino, sarebbe poco compatibile con il vizio di mente.