Movida, in centro storico a Reggio arrivano i “supervisori dell’intrattenimento”

Piazza Fontanesi Reggio Emiilia

Da venerdì 10 luglio 26 esercizi pubblici del centro storico di Reggio saranno supportati da una quindicina di “addetti ai servizi di supervisione dell’intrattenimento”, che aiuteranno a gestire i flussi di clienti e gli accessi alle distese estive dei locali in questo inizio d’estate, svolgendo allo stesso tempo un ruolo informativo sulle corrette modalità di utilizzo dei dispositivi di protezione personale (come le mascherine) e sul rispetto del distanziamento sociale, evitando così pericolosi assembramenti.

Gli addetti avranno anche il compito di sensibilizzare i reggiani sull’uso civile degli spazi e sul mantenimento del decoro dei locali e delle loro pertinenze, per prevenire quegli atteggiamenti che potrebbero arrecare disagio o disturbo ai residenti delle zone interessate.

Il nuovo servizio inizierà intorno alle 21.30 di venerdì per concludersi alle 2.30 del giorno seguente, in modo da offrire anche un supporto al momento della chiusura dei locali e al conseguente ritiro delle distese dal suolo pubblico. Il progetto prevede che sei addetti siano collocati in piazza Fontanesi, uno in via del Guazzatoio, uno in piazza XXIV maggio, due in via San Carlo, altrettanti in piazza San Prospero, uno in via Emilia Santo Stefano e uno in via Caggiati, tutte aree del centro storico particolarmente frequentate nelle ore serali e notturne.

La sperimentazione, al momento, è stata prevista per le due serate di venerdì 10 e venerdì 17 luglio. Il personale incaricato, selezionato da appositi elenchi depositati in Prefettura, sarà riconoscibile dal tesserino e lavorerà in stretto collegamento con gli altri addetti supervisori e con le forze dell’ordine, che in ogni caso continueranno a essere presenti e a presidiare le zone del centro in modo da garantire un controllo costante del territorio.

Per l’assessora comunale a commercio, attività produttive e valorizzazione del centro storico Mariafrancesca Sidoli “la risposta della cittadinanza alla riapertura dei locali e dei ristoranti è stata certamente positiva e denota un desiderio di ritorno alla normalità e alla voglia di stare insieme. Un convivium che esprime lo stato d’animo della città e che va osservato e gestito con senso di contezza del quadro sanitario nel quale ci troviamo ancora oggi. È importante non abbassare la guardia, monitorare gli andamenti epidemiologici e porre in essere tutte quelle azioni preventive che ci richiamano alla responsabilità con la quale abbiamo sin dall’inizio affrontato la pandemia”.

Quella dei “supervisori dell’intrattenimento”, secondo l’assessora, “è una sperimentazione che va nella direzione della collaborazione e uniformità di intenti: gli esercenti si uniscono, nella consapevolezza dell’importanza di agire insieme per agevolare il rispetto della normativa anti-Covid e il corretto svolgimento delle attività di impresa e di intrattenimento, anche in un’ottica di miglioramento della vivibilità del territorio. Una progettualità che si pone l’obiettivo di garantire lo svolgimento delle attività economiche senza imporre limitazioni che avrebbero comportato un aggravio ulteriore, rispetto a quanto già subìto durante il lockdown, e un supporto ai cittadini avventori che verranno informati rispetto alla corretta fruizione degli spazi”.

Obiettivi, ha concluso l’assessora Sidoli, “che sono stati attentamente valutati e condivisi” in occasione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cposp) convocato di recente dal prefetto Maria Forte, alla presenza del questore Giuseppe Ferrari e di tutte le forze dell’ordine, “che ringrazio per l’impegno rilevante messo in campo in queste settimane nella gestione delle criticità della movida reggiana (criticità che peraltro si sono presentate in tutto il Paese) e per il sostegno offerto nella realizzazione di tale progetto”.

Di diverso avviso il gruppo consiliare Lega – Salvini Premier, secondo cui gli addetti sarebbero “completamente inutili, inadatti al contesto e senza alcuna possibilità di portare benefici concreti. Si tratta di un progetto fortemente voluto dalla giunta e dal sindaco Vecchi, lo stesso che solo un mese fa si dichiarava fermamente contrario agli assistenti civici nelle piazze. A cosa è dovuto questo radicale cambiamento di opinione in merito a queste figure?”.

I “supervisori dell’intrattenimento”, secondo i leghisti di Sala del Tricolore, “sono individui privi di alcun potere e strumento per vigilare e sanzionare chi non rispetta le misure anti-Covid. Non potranno dare multe o imporre alcunché, l’unica cosa che potranno fare è fornire indicazioni e redarguire gli eventuali trasgressori, ma nulla di più. Se si voleva veramente controllare e sanzionare in modo più rigoroso i comportamenti scorretti nei giorni della “movida” bastava dare più strumenti e potere alla Polizia municipale, l’unico vero organo locale che dovrebbe svolgere questo servizio”.