I carabinieri, su delega della procura dei minori di Bologna, hanno avviato le indagini su una serie di minacce violente – anche di morte – che un gruppo di studenti avrebbe rivolto ad alcuni professori dell’istituto tecnico economico statale Jacopo Barozzi di Modena, in risposta ai rimproveri ricevuti dagli insentanti per i comportamenti tenuti in classe (ad esempio per l’uso dello smartphone durante le lezioni o per la mascherina tenuta abbassata sul mento).
Gli stessi professori della scuola secondaria di secondo grado modenese sono stati ascoltati dai militari: sulla base delle loro testimonianze è emerso come negli ultimi mesi – e in particolare nell’ultimo scorcio del 2021 – in diverse occasioni gli studenti in questione avrebbero rivolto frasi minacciose ai propri insegnanti (“Ti aspetto fuori e ti picchio”, “Ti brucio la macchina”), con riferimenti espliciti anche ai rispettivi coniugi e figli (“Ti ammazzo la famiglia”).
Secondo gli inquirenti, i giovani potrebbero essere stati in qualche modo coinvolti anche nella pericolosa rissa scoppiata lo scorso 14 dicembre davanti ai cancelli dell’istituto, che ha coinvolto una decina di studenti – uno dei quali è stato colpito e spinto a terra in strada, rischiando di essere investito – ed è stata ripresa da alcuni compagni, che hanno poi convidiso il video della scena nelle chat di classe e con gli amici più stretti.
Per Matteo Bergamini, segretario provinciale della Lega Giovani di Modena, “la pericolosa e preoccupante situazione presente all’istituto Barozzi pone la necessità di agire al più presto all’interno degli istituti scolastici italiani che negli ultimi anni hanno visto crescere questa serie di atteggiamenti e veri e propri atti di violenza. Non è tollerabile che nella sede che dovrebbe essere adibita alla conoscenza e all’apprendimento si ritrovino invece violenza, droga e criminalità diffusa a discapito di professori e alunni, una situazione ormai insostenibile se poi si considera che gli stessi personaggi che seminano paura nelle scuole spesso e volentieri proseguono le loro attività illecite e dannose anche sui mezzi pubblici e nelle strade delle nostre città. Riteniamo sia urgente un intervento mirato per colpire e bloccare questa serie di attività portate avanti dalle baby gang a Modena, che sfruttando il fatto di essere minorenni spesso e volentieri evitano qualsiasi ripercussione. Come Lega chiediamo maggiori controlli nelle zone più sensibili e un intervento deciso che ponga fine a questa storia di degrado che umilia la città da ormai troppo tempo”.
Ultimi commenti
Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]