A un anno dall’inizio della sperimentazione, per il Comune di Reggio è “più che positivo” il bilancio di Nina, il progetto di car sharing di quartiere lanciato nel 2024 a Reggio e che ha coinvolto in questi dodici mesi il centro storico della città e il quartiere Crocetta.
Il car sharing “alla reggiana” ha infatti convinto i due gruppi di cittadini che per primi lo hanno testato, confermandone la fattibilità dal punto di vista economico, sociale e ambientale; ha inoltre stimolato l’interesse di altri utenti, che sono oggi in attesa dell’estensione del progetto in centro storico. Il progetto Nina è quindi destinato non solo a consolidarsi, ma a raddoppiare, con una nuova auto in condivisione (la terza) che a breve sarà messa a disposizione degli utenti del centro storico e un’ulteriore vettura (la quarta) in arrivo nel 2026.
“Si tratta di un progetto unico nel suo genere, che ci ha permesso di coniugare le esigenze di mobilità di diverse famiglie con un nuovo approccio alla condivisione dei servizi”, ha spiegato l’assessora comunale alle politiche per il clima e alla mobilità sostenibile Carlotta Bonvicini: per questo, grazie al successo della sperimentazione, il Comune di Reggio ha deciso di rilanciarla, estendendola per un altro anno e con nuove auto a disposizione, ringraziando tutti i partner “per la proficua e importante partecipazione”.
Dal mese di luglio del 2024, quando è stata avviata la sperimentazione con le prime due auto, sono stati effettuati 392 viaggi con l’auto del centro storico e 379 viaggi con quella del quartiere Crocetta, per un totale di 771 viaggi, circa 2.880 ore di noleggio complessive e oltre 23.000 chilometri percorsi, con un alto tasso di rotazione e un numero medio di noleggi giornalieri per auto pari a 1,2 per entrambi i quartieri interessati dalla sperimentazione – un valore doppio rispetto alla media nazionale.
È importante anche l’impronta ecologica che il progetto ha generato: si stima che durante la sperimentazione siano stati risparmiati complessivamente circa 2.800 chilogrammi di anidride carbonica, con una media di 2,7 kg a viaggio nel quartiere Crocetta e di 4,7 kg a viaggio in centro storico (come conseguenza dei maggiori chilometri medi percorsi dall’auto del centro).
Sono state tredici le persone che hanno aderito alla prima fase della sperimentazione, resa possibile da due associazioni che hanno sottoscritto il contratto di noleggio a favore dei propri associati. La sperimentazione coinvolge un partenariato privato guidato dalla società di consulenza T-Bridge, che ha elaborato il progetto di fattibilità e che coordina la fase di sperimentazione. Til ha fornito le auto elettriche, E-vai l’applicazione per la gestione delle auto, mentre Iren ha installato quattro colonnine di ricarica dedicate: due a servizio del centro storico, in via Galgana e in piazza Andrea Costa, una nel quartiere Crocetta – in via Vasco de Gama – e una nel quartiere Rosta Nuova, in via Medaglie d’Oro, dove nel 2026 si appresta a partire il nuovo gruppo di condivisione.
Il car sharing reggiano “di quartiere” è nato per dare un’alternativa al possesso dell’auto privata in un’ottica di condivisione responsabile e sostenibile. Incentiva infatti il passaggio dall’auto di proprietà all’uso condiviso, riducendo i costi fissi pro capite e al contempo incentivando i valori di comunità. Si tratta di un servizio di car sharing destinato a membri di associazioni residenti o domiciliati nel medesimo quartiere: un approccio che secondo il Comune tende a favorire la partecipazione e il coinvolgimento dei suoi componenti, oltre a promuovere l’uso delle risorse condivise.
* * *
A proposito di mobilità, mercoledì primo ottobre alle ore 18 al Tecnopolo di Reggio sarà presentato il Piano di mobility management d’area del Comune di Reggio. Il confronto con le aziende del territorio, i cittadini e l’amministrazione comunale ha il duplice scopo di consolidare e ampliare la rete dei mobility manager aziendali e di informare sulle nuove possibilità in tema di mobilità sostenibile: uno sguardo sul presente e sul futuro per co-progettare interventi sulla mobilità sostenibile nel percorso casa-lavoro.
Durante l’incontro saranno illustrati i risultati di una prima analisi effettuata grazie ai dati ottenuti dai Pscl, i piani degli spostamenti casa-lavoro adottati dalle aziende del territorio. Dopo una prima parte riservata al confronto tra i mobility manager delle aziende reggiane, dalle ore 18 l’incontro sarà aperto a tutta la cittadinanza per la presentazione del Piano di mobility management d’area: tra i relatori dell’incontro l’assessora alla mobilità sostenibile del Comune di Reggio Carlotta Bonvicini e Paolo Gandolfi, dirigente del servizio di Mobilità urbana.
La figura del mobility manager aziendale, istituita per legge, designa un responsabile della mobilità aziendale, con il compito di ottimizzare e rendere maggiormente sostenibili gli spostamenti casa-lavoro del personale: lo scopo è quello di ridurre l’uso dell’auto privata e migliorare l’organizzazione degli orari aziendali. Attualmente la rete dei mobility manager aziendali reggiani è composta da più di 50 figure, che hanno permesso l’analisi di 55 imprese interessando oltre 15.000 dipendenti. Grazie alla piattaforma messa a disposizione dal Comune di Reggio, sono stati redatti 29 piani per gli spostamenti casa-lavoro.
Secondo la normativa vigente, le imprese e le pubbliche amministrazioni con più di cento dipendenti ubicate in Comuni che superino i 50.000 abitanti sono tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un Piano degli spostamenti casa-lavoro (Pslc) e a nominare un mobility manager. La normativa nazionale ha inoltre istituito all’interno dei Comuni la figura professionale del mobility manager d’area, che effettua un’azione di coordinamento con i responsabili aziendali nel proprio territorio, collaborando con loro alla ricerca delle soluzioni migliori mediante pacchetti integrati di mobilità sostenibile.
L’incontro si colloca tra le iniziative reggiane della Settimana europea della mobilità.








Un interrogativo mi assilla: a quali fortunelli sarà elargito cotal privilegio??? Se nessuno ne ha rilevato snellimento del traffico, ne saranno avvantaggiati gli eventuali nuovi elettori… chissà perché!!??
Vorrei sapere se la cara Kar Lotta (per un mondo migliore) si sposta utilizzando i mezzi pubblici, i ne*ropattini o l’automobile, perchè ho il fondato sospetto che le idee geniali vadano bene per gli altri ma non per sè.
Un interrogativo mi assilla: a quali fortunelli sarà elargito cotal privilegio??? Se nessuno ne ha rilevato snellimento del traffico, ne saranno avvantaggiati gli eventuali nuovi elettori… chissà perché!!??
Incredibile! Questa inizativa è un successo! Probabilmente stasera ero stordita quando ho impiegato 40 minuti da Via Gramsci alla Canalina…