Un’indagine coordinata dalla procura di Bologna ed eseguita dalle squadre mobili di Modena e Vicenza, nata dal coraggio di una delle vittime, che ha deciso di denunciare i suoi aguzzini, ha portato a due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesse dal gip di Bologna per una donna di 39 anni di origine nigeriana e un cittadino italiano di 72 anni: sono entrambi sospettati di aver ridotto in schiavitù quattro minorenni nigeriane segregate in un appartamento di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, tra il novembre del 2014 e il marzo dello scorso anno.
Le quattro minorenni, secondo le indagini, sarebbero state fatte entrare illegalmente in Italia, quindi ridotte in schiavitù e costrette a prostituirsi tra Modena e Castelfranco Emilia. La 39enne è indagata anche per aver organizzato l’ingresso illegale delle giovani ragazze in Italia. L’accusa di sfruttamento della prostituzione è aggravata da inganno, minacce di morte e procurato aborto. Il 72enne italiano è accusato di aver accompagnato le ragazze nei luoghi in cui si sarebbero poi dovute prostituire in cambio di favori personali e prestazioni sessuali.
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