È stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio il ragazzo di 15 anni considerato il responsabile dell’aggressione avvenuta nella giornata di mercoledì 11 maggio in un paese dell’Appennino bolognese: a farne le spese è stato un ragazzo di 17 anni, rimasto gravemente ferito dopo essere stato accoltellato all’addome, all’inguine e alla schiena.
Il giovane in un primo momento si è rifugiato in una farmacia della zona, dove è stato poi raggiunto e soccorso dal personale medico del 118; succesivamente è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale Maggiore di Bologna, dove è ricoverato in condizioni di media gravità, anche se non sembrerebbe in pericolo di vita.
L’aggressore, invece, è stato fermato dai carabinieri, che lo hanno rintracciato non lontano dal luogo dell’accoltellamento e hanno anche recuperato l’arma del delitto, un coltello a serramanico ancora sporco di sangue di cui il quindicenne si era liberato poco prima dell’arrivo dei militari. Il ragazzo, finora incensurato, è stato portato nel centro di giustizia minorile del Pratello di Bologna.
Secondo la prima ricostruzione dei fatti, la lite sarebbe iniziata sui social e avrebbe coinvolto in prima battuta il quindicenne e il fratello minore della vittima, un ragazzino di 12 anni. I due, dopo il battibecco online, si sono dati appuntamento per chiarire la questione dal vivo: all’incontro, però, il quindicenne si è presentato accompagnato da un amico (risultato estraneo all’aggressione), mentre il dodicenne è arrivato assieme al fratello e a un altro amico, anche lui minorenne.
Ben presto il previsto confronto tra le parti è tuttavia degenerato: prima con insulti reciproci, e di lì a poco passando dalle parole ai fatti. A quel punto, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, il quindicenne avrebbe estratto dalla tasca il coltello a serramanico che aveva portato con sé, forse solo per incutere timore al gruppetto rivale; il diciassettenne, allora, sarebbe intervenuto in difesa del fratello, venendo però raggiunto da tre fendenti.
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