Nella mattinata di sabato 23 agosto si sono vissuti attimi di tensione a Scandiano: un giovane uomo ha iniziato a minacciare senza motivo le persone in pieno centro, nei pressi di alcuni negozi, arrivando anche a brandire un paio di forbici contro una donna.
I passanti che avevano assistito alla scena hanno immediatamente segnalato quanto stava accadendo alla centrale operativa dei carabinieri, che ha inviato sul posto una pattuglia per dare il via alle ricerche del responsabile: nell’immediato, tuttavia, i militari non sono riusciti a rintracciarlo.
Nel tardo pomeriggio, però, intorno alle 19.45, la donna che era stata minacciata con le forbici – una trentenne residente a Scandiano – ha ricontattato i carabinieri per informarli di aver notato il suo aggressore seduto su una panchina del centro, fornendone anche una precisa descrizione. Poco dopo i militari scandianesi sono intervenuti individuando il soggetto in questione, che è stato fermato e sottoposto a perquisizione: i carabinieri gli hanno trovato addosso un paio di forbici, che sono state sequestrate.
L’uomo, identificato in un ventottenne di nazionalità marocchina, senza fissa dimora, è stato denunciato con le accuse di minaccia aggravata e porto abusivo di armi.







E questo succede ovunque.
Paesi e città si stanno riempendo di clandestini senza niente che tengono vivono di furti o spaccio e mettono in pericolo le persone.
Questa non può essere accoglienza ma un assassinio sociale consentito dall’assenza di regole e di garanzia della punizione e rieducazione.