Mattarella: l’Emilia non va lasciata sola

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“I cittadini dell’Emilia-Romagna – e i loro sindaci – non vanno lasciati soli. La ripartenza delle comunità; e, con esse, di ogni loro attività, è una priorità, non soltanto per chi vive qui, ma per l’intera Italia”. E’ un passaggio del discorso del  Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Meeting di Cl che si chiude oggi a Rimini. “Servono ingressi regolari di migranti, sostenibili in numero ampio” e – sull’Ucraina – “Non ci stancheremo di lavorare per fermare la guerra e costruire una pace giusta”, altri passaggio del discorso del Presidente, ascoltato in prima fila anche dal commissario per l’alluvione Francesco Figliuolo ed il governatore Bonaccini, oltre al viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli ed a alcuni ministri del governo della repubblica di San Marino.

“Vorrei – ha detto ancora Mattarella – che ci interrogassimo. Su cosa si fonda, la società umana; la realtà nella quale ciascuno di noi è inserito: è il carattere dello scontro? È inseguire soltanto il proprio accesso ai beni essenziali e di consumo? È l’ostilità verso il – proprio vicino, il proprio lontano? È la contrapposizione tra diversi? O è, addirittura, sul sentimento dell’odio, che si basa la convivenza tra le persone? Se avessimo risposto affermativamente, anche, soltanto, a una di queste domande, con ogni probabilità, il destino dell’umanità si sarebbe condannato da solo”. Nell’assemblea costituente, ha ricordato, “opinioni diverse, si sono incontrate in spirito di condivisione, per affermare i valori della dignità, ed eguaglianza, delle persone; della pace; della libertà. Ecco, come nasce la, nostra, Costituzione: con l’amicizia come risorsa, a cui attingere, per superare insieme le barriere e gli ostacoli; per esprimere la nostra stessa umanità”.

 

“Le nostre istituzioni, sono basate sulla concordia sociale, sul perseguimento – attraverso la coesione, dunque la solidarietà – di sentimenti di rispetto e di collaborazione: l’amicizia, riempie questi rapporti, rendendoli condizione per la felicità. Sono, i sentimenti e i comportamenti umani che esaltano la vita della comunità”.

 

Il Capo dello Stato prima di lasciare la kermesse riminese si è fermato con diverse decine di volontari che lo aspettavano sulla scalinata per una fotografia cumulativa come avvenne lo scorso anno anche per l’ex presidente del consiglio Mario Draghi.
All’arrivo era stato accolto dai cori ‘presidente presidente’ e ‘Uno di noi, presidente uno di noi’. Dopo avere salutato i giovani volontari e i vertici del Meeting, il Presidente della Repubblica è partito alla volta di Argenta dove nel pomeriggio presenzierà alla celebrazione per i cento anni dalla morte di Don Minzoni.