Maratona infinita in Regione per la legge sull’omotransnegatività

consiglio-regione-emilia-romagna

E’ una maratona infinita in Regione Emilia-Romagna sulla legge sull’omotransnegatività. Dal centrodestra sono piovuti nell’aula dell’Assemblea regionale emendamenti a valanga.

Il segretario regionale del PD dell’Emilia-Romagna Paolo Calvano nel cuore un su Facebook in piena notte: “Paradosso delle 3 e 30 del mattino: noi qua a votare gli emendamenti della destra che ci stanno impedendo di approvare importanti leggi per gli emiliano-romagnoli, e quelli della destra che hanno presentato gli emendamenti sono andati a letto. Vergogna! Ma noi resistiamo e andiamo avanti, proprio perché siamo emiliano-romagnoli”.

“E’ una situazione surreale”, così la definisce il presidente Arcigay Vincenzo Branà, che con in mano un paio di vassoi di croissant sale le scale di viale Aldo Moro per portare la colazione ai consiglieri in aula da ieri per l’approvazione della legge regionale contro le discriminazioni di genere e di orientamento sessuale.

“Nel silenzio assordante dei media, nonostante le 30 e più ore di ininterrotta discussione, grazie al grandissimo contributo dei consiglieri di Fratelli d’Italia che hanno sottoscritto oltre 1.500 dei 1.700 emendamenti presentati, l’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna non ha ancora approvato la proposta di legge sulla omotransnegatività, una sorta di summa ideologico della sinistra di alcun valore giuridico”. Lo dichiara il deputato emiliano-romagnolo Tommaso Foti, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati. “FdI – aggiunge Foti – ha mantenuto la promessa di dare battaglia, fino in fondo, ad una proposta di legge che con l’introduzione del principio della omotransnegativita’ equipara ad un reato la semplice affermazione secondo cui la pratica dell’utero in affitto è aberrante, o le coppie omosessuali sono, per loro natura sterili.

Una battaglia che, dopo tante ore, solo con il ricorso al contingentamento dei tempi di discussione, la sinistra potrà ostacolare, ma che resta una battaglia di civiltà giuridica di difesa dei principi non negoziabili di libertà di espressione, prima che politica”. La “decisa opposizione alla proposta di legge delle forze di centrodestra – conclude il deputato di FdI – meritoriamente guidata dai consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, conferma che è attorno ai valori che si costruire l’alternativa alla sinistra e al suo sistema di potere. Con la stessa compattezza di questi giorni il centrodestra può e deve cambiare, nei prossimi mesi, il colore della rossa Emilia-Romagna: ciò che fino a qualche anno fa sembrava impossibile, a breve sarà realtà”.