L’ex sindaco di Collagna Caccialupi: deluso dagli amministratori di Ventasso

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Impegnato in prima linea nella vita amministrativa dell’Appennino reggiano per molti anni, attento conoscitore della realtà locale e profondamente radicato nel territorio montano, Ugo Caccialupi, già primo cittadino dell’allora Comune di Collagna dal 2001 al 2011, nonché consigliere in Comunità montana e assessore dal 2006 al 2011, con una lettera aperta alla popolazione di Ventasso offre la sua analisi sui primi cinque anni di vita del nuovo Comune, istituito nel 2016 dalla fusione di quattro Comuni del crinale. Oltre a Collagna, Ligonchio, Busana e Ramiseto.

Gli elettori del Comune di Ventasso fra pochi giorni saranno chiamati alle urne per eleggere la nuova amministrazione. Nella precedente tornata elettorale, pur tra le varie perplessità legate all’inesperienza amministrativa del candidato sindaco, che non si era mai occupato di pubblica amministrazione, votai l’attuale maggioranza. Oggi però, dopo cinque anni, profondamente deluso di come è stato gestito il territorio, la cosa pubblica, ritengo opportuno cambiare orientamento elettorale e votare la lista il cui candidato sindaco è Paolo Bargiacchi, esperto amministratore e conoscitore della nostra montagna.

Sin dall’inizio ero ben consapevole che l’amministrazione del nuovo Comune, data la sua vastità, con un’estensione pari a duecentocinquanta chilometri quadrati, le tante piccole frazioni sparse e la scarsa densità demografica, avrebbe comportato seri problemi gestionali, non facilmente risolvibili. Tuttavia, confidando nelle capacità degli amministratori, il loro attaccamento al territorio, la costante e continua presenza in mezzo alla gente, ero convinto che le problematiche si sarebbero potute superare. Purtroppo, anche per una serie di errori organizzativi e soprattutto per l’inesperienza degli amministratori, tutto è stato reso vano.
Ed oggi ci troviamo di fronte ad un Ventasso abbandonato a se stesso.

Poiché i fatti valgono più delle parole, dai dati pubblicati, consultabili anche on line, è confermata l’insufficienza dell’attuale gestione. Il Comune di Ventasso, oltre a risorse proprie, riceve dallo Stato e dalla Regione, per ogni anno, risorse finanziarie per circa due milioni di euro. Il conto consuntivo di bilancio presenta un avanzo amministrativo che va da quasi due milioni e mezzo di euro del 2016 a oltre tre milioni di euro del 2020. Pur considerando che una parte di questi soldi sia già stata impegnata per interventi futuri, è inconcepibile per un ente comunale lasciare fermi in banca denari pubblici e non poterli spendere per la comunità e poi sentirsi dire che non si fanno interventi perché le casse sono vuote.

Un altro problema creato dall’amministrazione uscente, a mio parere, è stato quello dell’organizzazione delle quattro Municipalità, cioè Ligonchio, Busana, Collagna e Ramiseto.
Nel corso della precedente campagna elettorale, la lista vincente di Manari si era impegnata a mantenerle funzionanti. Purtroppo, invece, nel giro di poco tempo, le stesse sono state smantellate, svuotate dei vari servizi, provocando nella popolazione un diffuso malcontento.
Il personale dipendente (tecnici, amministrativi, operai, assistenti domiciliari ed altri) è stato trasferito e concentrato altrove. Pure le attrezzature acquistate dalle precedenti amministrazioni sono state trasferite, o addirittura (pare) cedute. Uffici municipali essenziali, come l’ufficio tecnico, chiusi. Nella municipalità di Collagna, ad esempio, ma non solo, è presente una sola persona che svolge vari compiti, compreso, durante il periodo Covid, il servizio di portineria. E tutto ciò in barba a qualsiasi norma di sicurezza.
In conclusione, per il futuro, se vogliamo rivitalizzare il crinale, migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti, occorre votare amministratori competenti, capaci, che vivano il territorio e soprattutto siano in grado di impostare, promuovere ed attuare un programma che tenga conto delle esigenze della gente.