L’Emilia-Romagna in prima linea per contenere l’impatto dei lupi: prevenzione e indennizzi agli agricoltori

Lupo_Immagine fototrappola_Courtesy Parco nazionale Appennino tosco-emiliano

Bandi pubblici, finanziati con risorse regionali e del Programma di sviluppo rurale (Psr); tecnici specializzati, messi a disposizione gratuitamente degli agricoltori; misure studiate caso per caso nelle singole province, per individuare soluzioni di prevenzione per gli allevamenti zootecnici: in Emilia-Romagna prosegue l’impegno per mitigare l’impatto della presenza dei lupi sul comparto agricolo e, più in generale, sulle attività svolte dall’uomo.

“Come Regione continueremo a essere pienamente disponibili al confronto con tutti i soggetti coinvolti, come già si sta facendo, monitorando con i nostri tecnici la presenza dei lupi e accompagnando gli allevatori verso soluzioni di prevenzione efficaci”, ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi: “Nell’ultimo anno, grazie anche alla strategia messa in atto, si registra un calo degli attacchi agli allevamenti zootecnici, ma occorre proseguire nel monitoraggio delle situazioni più critiche e tenere alta l’attenzione, continuando a confrontarsi con i territori”.

“Dobbiamo anche ribadire – ha aggiunto Mammi – che operiamo in un quadro normativo nazionale non più adeguato, per questo da diversi anni abbiamo chiesto al governo di intervenire. A maggior ragione ora che la normativa europea è stata modificata, è necessario un cambio di passo che preveda una strategia nazionale efficace, rivedendo l’attuale ‘Piano lupo nazionale’, aggiornandolo in raccordo con le Regioni per individuare nuovi strumenti più flessibili per contenere le situazioni maggiormente problematiche”.

L’Emilia-Romagna, ha concluso l’assessore, “è all’avanguardia in tema di protezione e di indennizzi. Inoltre, dal 2018, grazie alla notifica presentata all’UE, quelli per i danni da lupo sono erogati in regime di aiuti di Stato. Proprio a giugno 2025 la nuova disciplina approvata dalla giunta regionale ha ampliato le possibilità di indennizzo, che vedono ora il riconoscimento anche dei danni indiretti, tra cui il tempo speso nella gestione dell’emergenza, il mancato reddito a seguito della predazione, la quasi totalità delle spese veterinarie necessarie alla cura dei capi feriti; è previsto, infine, un aiuto per le spese obbligatorie di smaltimento delle carcasse”.

Ogni anno in Emilia-Romagna viene pubblicato un bando dedicato alla prevenzione: sui 300.000 euro disponibili, circa un quinto viene assegnato per prevenire gli attacchi dei lupi. A ciò si aggiungono le risorse messe a disposizione tramite il Piano di sviluppo rurale (Psr) che, negli ultimi anni, hanno raggiunto complessivamente circa 5 milioni di euro per la prevenzione su tutte le specie. Sono destinate, inoltre, risorse per circa 90.000 euro l’anno per indennizzi alle attività colpite da canidi: grazie all’approvazione, lo scorso giugno, della nuova disciplina relativa ai contributi per la prevenzione e i danni da fauna, sono state ampliate anche a ulteriori danni indiretti.



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