Le tre vittime avevano tra i 36 e i 73 anni

Franchina

Era Vincenzo Franchina (nella foto), 36enne di Sinagra, in provincia di Messina, la vittima più giovane dell’esplosione avvenuta martedì alla centrale idroelettrica Enel Green Power del bacino artificiale di Suviana, sull’Appennino bolognese. Con lui hanno perso la vita anche Pavel Petronel Tanase, 45 anni, nato in Romania e residente a Settimo Torinese, e Mario Pisano, 73enne di Taranto.

I tre operai stavano lavorando al collaudo di una turbina quando all’improvviso, per cause che restano ancora da chiarire, è scoppiato l’alternatore.

Vincenzo Franchina era nato a Patti il 12 maggio 1988, ma viveva a Sinagra, in provincia di Messina. Era un elettricista industriale e si era diplomato all’istituto tecnico industriale Torricelli. Si era sposato di recente e da pochi mesi era diventato papà. “Era felice per essere diventato padre e per aver trovato un posto di lavoro che gli prospettava stabilità”, scrive un amico delle superiori, Giuseppe Salamone, in un post su Facebook. “Buono come il pane, ricordo ancora i compleanni dei 18 anni degli amici dove la spensieratezza e l’incoscienza ci proiettava in un mondo di sogni fino all’alba. Mai una parola fuori posto, mai un gesto da bullo, mai nulla da poter dire sul suo conto se non quello di essere veramente troppo buono”.

La vittima più anziana, è Mario Pisani, ex dipendente Enel 73enne, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe, dove era molto conosciuto per aver guidato numerose associazioni sportive negli anni passati tra cui il circolo tennis locale e una società di calcio. Per motivi di lavoro si allontanava spesso da casa, lascia la moglie, due figli adulti e i nipoti. “Non era il classico operaio che lavora fino a tardi per integrare il reddito, ma probabilmente era lì come consulente esterno considerando la sua esperienza in materia impiantistica”, ha detto il sindaco di San Marzano di San Giuseppe.

La terza vittima è il 46enne Pavel Petronel Tanase, di origine romene, ma residente a Settimo Torinese. Sposato con due figli, lavorava per una ditta esterna negli impianti della centrale, dove ieri era previsto un collaudo. “La comunità intera, sconvolta da questo devastante incidente dove piangiamo nuovamente persone cadute sul luogo di lavoro, si stringe nel cordoglio ai familiari e agli amici delle vittime, in particolare ai cari del nostro concittadino”, fanno sapere dal Comune di Settimo Torinese.



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