Nel cantiere del Ponte Veggia, infrastruttura di proprietà dei Comuni di Casalgrande e Sassuolo, ma che rappresenta un nodo cruciale per tutta la viabilità del distretto ceramico emiliano, i lavori di consolidamento strutturale stanno procedendo più rapidamente del previsto: per questo motivo la riapertura al traffico, inizialmente prevista per metà agosto, è stata anticipata a lunedì 28 luglio, due settimane prima rispetto alla scadenza originaria.
La novità, comunicata dalla ditta esecutrice dei lavori, è stata accolta con soddisfazione dal presidente della Provincia di Reggio – e sindaco di Castellarano – Giorgio Zanni, che si è recato nuovamente sul posto per un sopralluogo: “È un’oggettiva ottima notizia, frutto del bel lavoro svolto dall’azienda incaricata e dell’attenzione che come istituzioni abbiamo posto su questo delicatissimo cantiere nei mesi precedenti. Insieme abbiamo predisposto tutte le accortezze possibili per ridurre il più possibile il disagio reale e oggettivo che cittadini e lavoratori hanno vissuto in queste settimane”.
Una volta che il ponte sarà riaperto, tuttavia, la situazione della viabilità della zona tornerà esattamente a com’era prima del cantiere: ogni giorno, per due volte al giorno, nelle ore di punta, cittadini, lavoratori, studenti e aziende del distretto torneranno ad affrontare rallentamenti e disagi per raggiungere i propri luoghi di lavoro o di studio.
“Una situazione che segnaliamo ormai da tempo”, ha ricordato Zanni: “Proprio per questo, ora che il ponte riaprirà in anticipo, si può e si deve anticipare anche la ripresa del tavolo di confronto sulle nuove infrastrutture necessarie a decongestionare la viabilità del distretto ceramico: mi riferisco al raddoppio delle corsie della strada provinciale Sp 467 sul lato modenese e all’urgenza di riprendere con decisione lo studio di un nuovo terzo ponte sul Secchia”.
Il presidente della Provincia di Reggio ha poi sottolineato come questo cantiere del ponte Veggia abbia dimostrato come, con buona volontà politica e capacità tecnica, sia possibile rispettare i tempi e gestire anche situazioni complesse: “Abbiamo gestito con equilibrio e determinazione i giorni più critici della chiusura, grazie anche al presidio della polizia provinciale, al monitoraggio costante con drone nelle ore di punta e a un lavoro quotidiano di coordinamento istituzionale, in piena sinergia con la polizia municipale dell’Unione Tresinaro Secchia e dei volontari, che ringraziamo di cuore”.
“Eravamo presenti prima, lo siamo stati durante il cantiere e continueremo a esserlo anche dopo”, ha concluso Zanni: “Ora è il momento di uscire dalla logica dell’emergenza: servono investimenti e, prima ancora, una visione strategica condivisa per la mobilità del distretto, su entrambi i lati del Secchia”.







Congratulandomi per la velocità di apertura del manufatto.
Sarebbe però opportuno conoscere come mai nn si sia provveduto a riattivare il vecchio ponte di ferro (come proposto dal sindaco di Casalgrande, presente diversi anni fa) per aiutare il decorso del traffico: traffico veramente insostenibile ed incommentabile con colonne di automobili chilometriche per molte ore della mattina e del pomeriggio in fase di rientro.