Turismo, Bonaccini e Corsini: “Inaccettabile poter andare in vacanza all’estero e non in Italia”

aeroporto mascherina

L’assessore al turismo della Regione Emilia-Romagna Andrea Corsini, con un post su Facebook, ha puntato il dito contro il doppio standard previsto attualmente dalla legislazione italiana rispetto agli spostamenti in Italia e all’estero: da una parte il divieto, almeno fino al 6 aprile (dunque compreso l’intero weekend lungo di Pasqua e Pasquetta), di spostarsi tra una regione e l’altra se non per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o urgenza, rientro alla propria residenza/domicilio; dall’altra, invece, la possibilità di andare all’estero anche per turismo.

“Agli emiliano-romagnoli e agli italiani stiamo chiedendo uno sforzo anche in queste vacanze di Pasqua, che da sempre sono state occasione per soggiorni nelle città d’arte, nelle nostre spiagge o in montagna”, ha sottolineato Corsini: “Questi viaggi, comprensibilmente, anche quest’anno devono fermarsi per evitare occasioni di contagio e nuove ondate, causando ingenti danni economici per albergatori e lavoratori locali”.

Per l’assessore regionale “è quindi inaccettabile che venga data ai cittadini la possibilità di recarsi liberamente in aeroporto, per prendere un aereo che li porti in qualche meta turistica fuori dall’Italia. Oltretutto con possibili problematiche di contagi di ritorno. I nostri operatori turistici sono costretti a sacrifici da un anno e viene permesso il turismo verso l’estero? Il danno oltre la beffa. Il governo corra subito ai ripari”.

Sulla stessa linea anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: “Anche questi giorni di Pasqua saranno difficili, diversi da come siamo abituati a vivere questa festività”, ha scritto il governatore su Facebook.

“Trovo però curioso che mentre a cittadini e attività economiche vengono chiesti ulteriori sforzi rispettando le restrizioni e le limitazioni, come giusto per fermare il contagio, siano permessi i viaggi di vacanza all’estero. Non si possono incontrare i propri cari, magari a pochi chilometri di distanza, ma è possibile prendere un aereo e farne migliaia per svago? Un controsenso che penalizza anche tutti gli operatori turistici e gli albergatori che da tanti mesi sono alle prese con forti perdite economiche. Spero si faccia presto chiarezza su questa assurda anomalia”.