Aemilia. Landi: Reggio è terra di legalità

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“E’ una sentenza che chiude un lungo percorso che in quasi 200 udienze ha ripetuto un messaggio molto forte dentro e fuori dal nostro territorio: Reggio Emilia è terra di legalità e ogni devianza che colpisca le sue comunità e la sua economia trova nelle istituzioni un contrasto solido ed efficiente, attorno al quale è importante che aumenti la vicinanza e la collaborazione di tutti”.

Così il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi, commenta la sentenza emessa oggi dai giudici a conclusione del primo grado di giudizio del processo Aemilia.

“Sentimenti di profonda gratitudine – prosegue Landi – vanno alle forze dell’ordine, agli inquirenti, ai pm Marco Mescolini e Beatrice Ronchi, ai giudici Francesco Maria Caruso, Cristina Beretti e Andrea Rat per l’enorme e delicatissimo lavoro che ha dapprima comportato lunghe e complesse indagini e, poi, due anni e mezzo di processo per arrivare a questa sentenza”.

“La Camera di Commercio – prosegue il presidente dell’Ente camerale – ha intrapreso da molti anni un percorso che l’ha vista impegnata in ricerche sul fenomeno, in azioni di informazione e di formazione degli imprenditori rispetto alla prevenzione del crimine organizzato e nell’attivazione di specifici strumenti di sostegno a fianco di quanti sono stati e sono vittime di questi fenomeni, nella consapevolezza che questi fenomeni sono nemici tanto della convivenza civile quanto dello sviluppo e della corretta competizione”.

“In tutto questo cammino – prosegue Landi – abbiamo avuto modo di collaborare e di apprezzare il lavoro quotidiano di chi è chiamato a garantire sicurezza e legalità nel nostro territorio, consentendoci, oggi, di salutare con grande soddisfazione una sentenza che, ci auguriamo, incoraggi una sempre più diffusa collaborazione tra tutti coloro che possono contribuire ad affermare la cultura della legalità”.

“Molto prezioso, proprio su questo piano, è stato e sarà il lavoro delle tante associazioni d’impresa, dei sindacati e delle tante espressioni della società civile che in questi anni hanno rafforzato il loro presidio e le loro iniziative di denuncia”.

“Un sentito ringraziamento – conclude il presidente della Camera di Commercio – va agli organi di informazione reggiani e ai giornalisti che hanno puntualmente dato conto delle fasi del processo e hanno anch’essi corso rischi per consentire a tutti i cittadini di accrescere le consapevolezze circa la gravità e l’insidiosità del crimine organizzato; un pensiero particolare, in questo senso, va ai cronisti che sono stati minacciati e offesi e ai quali va la nostra solidale vicinanza”.