Aveva minacciato dazi al 50% – a partire dal primo giugno scorso – sulle merci esportate dai Paesi dell’Unione europea negli Stati Uniti, mai entrati veramente in vigore perché era stata subito disposta una proroga di due mesi per dare tempo alle parti di trattare.
Ma la trattativa, a quanto pare, non è andata a buon fine: sabato 12 luglio, infatti, il presidente statunitense Donald Trump ha inviato una lettera – indirizzata alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen – per annunciare che a partire dal primo agosto sarà introdotta “una tariffa doganale del 30% sui prodotti Ue esportati negli Stati Uniti, separata da tutte le tariffe settoriali”, come ha spiegato lo stesso Trump sul suo social network Truth.
“Il 30% è un limite molto inferiore rispetto a quello di cui abbiamo bisogno per eliminare il deficit commerciale” con l’Unione europea, ha sostenuto Trump nella lettera, facendo riferimento a un dato – quello del “deficit commerciale” tra le due sponde dell’Atlantico – che è reale ma che non ha niente a che fare con i dazi reciproci, e che è un argomento usato spesso dall’amministrazione trumpiana come pretesto per “giustificare” l’imposizione di dazi arbitrari agli altri Paesi.
Se tutto fosse confermato – non è la prima volta che i dazi Usa vengono annunciati e poi sospesi/rimandati – potrebbe essere un punto di svolta nelle relazioni tra Stati Uniti e Unione europea, con Bruxelles che puntava a ottenere da Washington un accordo per un livello di dazi non più alto del 10%. Nella lettera di Trump non mancano poi le consuete minacce: “Se reagirete con altre tariffe, il vostro importo sarà aggiunto alla cifra iniziale”.







I dazi preoccupano tantissimo ma le minaccie istigano e sono inopportune e danno alla trattativa un tenore pessimo.
Se trattiamo ci farà una riduzione al 20% non di più ed il danno sarebbe quasi identico con la paura costante che il despota una mattina si svegli e li rialzi o rifaccia minaccie per ottenere qualcosa .
Sarebbe il momento non per porgere le guance bensì per rispondere secchi con un 500% su tutto ciò che viene o appartiene agli usa.E guerra sia tanto peggio di così c è la morte.(Se i turisti americani vengono da noi a fare i signori devono pagare oro colato ).
Ma basta, speriamo scoppi sta guerra termonucleare globale poi alla fine ci contiamo, i tempi sono maturi…. cmq vada per la legge dei grandi ci lasceranno la pelle anche un gran numero di coglioni.