La Guardia di finanza di Bologna ha confiscato un patrimonio del valore di circa un milione di euro a un sessantenne bolognese con alle spalle un lungo curriculum criminale per reati che spaziano dal furto alla rapina, dallo spaccio di stupefacenti alla detenzione illegale di armi. La confisca ha riguardato due ville – una a Granarolo dell’Emilia e l’altra sull’Appennino bolognese – oltre a conti correnti e rapporti finanziari riconducibili all’uomo e ai suoi familiari.
Secondo le Fiamme Gialle i beni non sarebbero compatibili con i redditi dichiarati, ma sarebbero invece frutto delle varie attività illecite passate, per le quali il 60enne ha peraltro già scontato una condanna ed è attualmente libero.
Ricostruendo il suo passato, gli investigatori hanno ricordato che l’uomo fu arrestato una prima volta nel 1979, a soli 19 anni, per il furto di un’auto e di due portafogli in provincia di Bologna. Successivamente fu indagato per ricettazione e possesso di armi e stupefacenti per poi finire coinvolto, alla fine degli anni Ottanta, anche nelle indagini sull’omicidio di un gioielliere, morto durante una rapina – vicenda per la quale il 60enne fu assolto. Nel 2012 era stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione, con un provvedimento di cumulo di pene emesso dalla procura di Savona, per vari reati commessi tra l’Emilia-Romagna, la Toscana e la Liguria.
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