Incendio Inalca Reggio, l’assessore Neulichedl: “Il Comune ha fatto quanto era nelle sue possibilità”

incendio Inalca camion vigili del fuoco – Y

Salute, lavoro e riqualificazione, nessun compromesso su ambiente e monitoraggio degli sviluppi: sono queste le priorità secondo Roberto Neulichedl, assessore alla tutela ambientale del Comune di Reggio (in quota Movimento 5 Stelle) dopo l’incendio che nella notte tra il 10 e l’11 febbraio scorsi ha distrutto l’area dello stabilimento di lavorazione delle carni Inalca di via Due Canali e i vicini magazzini di Quanta Stock&Go, causando danni ingentissimi e mettendo a rischio il futuro occupazionale di oltre 400 lavoratori.

L’incendio, ha detto Neulichedl, “ha messo la città di Reggio di fronte a un nuovo evento imprevisto che ha fatto scattare l’emergenza sotto il profilo della tutela ambientale, e che sta interessando tanto la salvaguardia della salute della popolazione residente nelle aree limitrofe quanto la sicurezza di centinaia di lavoratori in termini occupazionali e di tutela dalle condizioni lavorative”.

Il ritrovamento nell’area circostante di alcuni frammenti di cemento-amianto provenienti da una copertura andata bruciata nell’incendio “ci deve far riflettere sul fatto che la presenza di questo materiale in matrice compatta non ci mette al sicuro da situazioni impreviste come questa”, ha aggiunto l’assessore: ragione per cui “è necessario rivalutare le situazioni di potenziale convivenza con questo tipo di coperture, anche se tecnicamente in sicurezza”.

L’amministrazione comunale, secondo Neulichedl, “ha fatto quanto era nelle sue possibilità, seguendo le procedure del caso e senza minimizzare i problemi, ma cercando anche di circoscriverli alla loro effettiva gravità in termini di tutela della salute pubblica”. Il Comune ha approntato un’ordinanza rivolta ai proprietari di Inalca, che dovranno provvedere – a proprie spese – alla bonifica dello stabilimento e alla rimozione della carne in fase di decomposizione.

“Ci dovremmo domandare – prosegue l’assessore – se sia possibile migliorare le procedure di prevenzione e di intervento: se non repentinamente, almeno gradualmente. Ma con determinazione e coraggio. La tutela dell’ambiente e delle persone non può ammettere errori. Inoltre è importante che venga al più presto risanata la zona dal danno ambientale prodotto”.

Un’ulteriore riflessione riguarda la presenza di determinati impianti industriali all’interno di aree densamente abitate: per Neulichedl “è necessario valutare soluzioni che evitino situazioni di rischio per i cittadini. Sarebbe inoltre auspicabile che l’area venisse preservata da speculazioni edilizie e che, nel caso di una futura riconversione, si puntasse a una riqualificazione coerente con le caratteristiche del quartiere. Su questo, il Movimento 5 Stelle vigilerà sullo sviluppo degli eventi e si impegna fin da oggi a formulare proposte concrete di nuova destinazione di ogni ipotetica rigenerazione urbana”.



Ci sono 2 commenti

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  1. kursk

    decresciamo felicissimamente sino a diventare la Romania degli anni 70, evviva…
    Avanti tutta!!!!! che il futuro lo abbiamo lasciato alle spalle….

  2. Gianni Vattani

    BravoI

    Io renderei pedonabile TUTTA la citta’ ….. Tutta Reggio Emilia SENZA AUTO e MOTO…primo esperimento di questo tipo in Europa…

    e NIENTE INDUSTRIE ovviamente nel raggio di chilometri…….!

    potremmo vivere tutti d’ aria (possibilmente non ricca di metalli pesanti…) facendo girotondi e coltivando un po’ di insalata sui terrazzi !

    …avevamo davvero bisogno a Reggio Emilia di un Docente di Pedagogia Musicale come Assessore alla TUTELA AMBIENTALE!

    …io gli darei anche la delega al CENTRO STORICO…! magari con qualche piffero che suoni in via Emilia San Pietro si ravviverebbe il grigiore quotidiano…!

    Quanti miracoli in questa giunta !


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