Incendio Inalca Reggio, al parco Aceri niente sfalci (e dubbi sulla bonifica da amianto)

parco Aceri Reggio Emilia gioco bambini – DDL

Nella notte tra il 10 e l’11 febbraio scorsi, nell’area del polo industriale di via Due Canali a Reggio è divampato un devastante incendio che ha interessato un edificio per la lavorazione di carni fresche della ditta Inalca e un edificio di Quanta Stock&Go adibito a magazzino di alimenti. Tra i danni provocati dalle fiamme, anche lo spargimento nell’area circostante di frammenti di cemento-amianto, provenienti dalla copertura del sito produttivo.

Sono passati più di tre mesi da quella notte, e nel frattempo sono state dichiarate concluse le operazioni di bonifica dall’amianto nel quartiere (seppur con qualche dubbio sulla loro reale efficacia).

C’è una situazione, però, che sembra essere stata dimenticata dall’amministrazione comunale: quella del parco Aceri di via Due Canali, un’area verde antistante l’ingresso per gli operai della ditta Inalca, che oltre a essere un’area ricreativa e un piccolo parco giochi per bambini, si trova esattamente all’ingresso del nido Alice.

Il parco, oggi, si presenta nelle condizioni che si possono osservare nelle immagini di questo articolo, scattate da un cittadino della zona: erba alta, giochi per bambini parzialmente immersi nella vegetazione (e quindi difficilmente utilizzabili) e assenza di sfalcio del verde, che come ha ricordato lo stesso cittadino “cresce da ben prima dell’incendio”.


Il parco non è mai stato chiuso dal Comune a scopo precauzionale (a differenza del parco della Resistenza) nei giorni successivi al rogo o per effettuare la bonifica della sua superficie dalla presenza di eventuali frammenti di cemento-amianto che potrebbero essere arrivati fin qui, tanto che ad oggi non è chiaro come possano essere state effettuate tutte le dovute verifiche nel parco con l’erba in questo stato.