Lo dice uno studio di Confartigianato, in Emilia Romagna le presenze turistiche sono più che dimezzate nei primi cinque mesi dell’anno. Si fa sentire l’effetto Covid-19 e lockdown, ma il movimento di questo periodo fa sperare per un recupero. È quanto emerge da un’indagine del centro studi di Confartigianato regionale, secondo la quale le presenze, in termini di numero di pernottamenti, in regione sono crollate del 66,5% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
I dati, elaborati su una rilevazione effettuata a giugno 2020 su oltre mille micro e piccole imprese emiliano-romagnole, evidenziano che nel bimestre aprile-maggio si è registrato un calo del fatturato più ampio di 8,7 punti (-55,4%) per le imprese che intercettano una significativa domanda turistica rispetto al totale delle imprese artigiane (-46,7%). Alla fine del secondo trimestre 2020 in Emilia-Romagna le imprese artigiane operanti in attività interessate dalla domanda turistica sono 17.268, pari al 13,8% dell’artigianato totale e danno lavoro a 53.666 addetti.
“Il calo nelle presenze turistiche non ci coglie di sorpresa – afferma Marco Granelli, presidente di Confartigianato E-R e vice presidente vicario nazionale di Confartigianato Imprese – ma osservando il traffico sulle autostrade, e il traffico che si sviluppa soprattutto nei weekend, siamo fiduciosi che questo periodo estivo segnerà un recupero per la filiera del turismo della nostra regione”.
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