I nuovi contratti che le imprese reggiane intendono attivare in questo mese di febbraio mostrano ancora una volta una tendenza alla diminuzione, con un dato complessivo di 3.940 nuovi addetti, vale a dire il 5,3% in meno rispetto allo stesso mese del 2024. Anche su base trimestrale il saldo dovrebbe essere negativo, anche se meno consistente: sono previsti infatti 11.870 nuovi contratti di lavoro, con una flessione dell’1,7% rispetto al periodo febbraio-aprile dello scorso anno.
Dai dati, elaborati dal Sistema informativo Excelsior, gestito da Unioncamere-Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in collaborazione con l’Ufficio studi della Camera di commercio dell’Emilia, è emerso che questo febbraio le industrie reggiane hanno programmato complessivamente 1.470 nuovi contratti, il 14,5% in meno rispetto allo stesso mese del 2024; all’interno del comparto, l’industria manifatturiera e le public utilities hanno fatto registrare un calo del 20,4%, portando a quota 1.130 i nuovi contratti, mentre le costruzioni – con 340 nuovi contratti – hanno fatto segnare un aumento del 13,3% rispetto al febbraio del 2024.
Il comparto dei servizi, che assorbirà il 63% di tutti i nuovi contratti di febbraio, è invece in lieve aumento: +0,8%. All’interno del settore, per i servizi alle imprese sono previsti 910 nuovi contratti (dato invariato rispetto a un anno fa), per il commercio 600 nuovi contratti (+17,6%), mentre per i servizi alla persona si dovrebbe registrare un calo del 3% (320 nuovi contratti). Il settore dei servizi di alloggio e ristorazione, infine, dovrebbe registrare un calo del 7,2%, con 640 assunzioni previste contro le 690 dello stesso mese del 2024.
Così come in passato, tra i nuovi contratti prevarranno largamente quelli a termine (tempo determinato o altri contratti con durata predefinita), in ben il 75% dei casi, mentre le entrate stabili con contratti a tempo indeterminato o di apprendistato si attesteranno al 25% – discostandosi così di poco rispetto al 26% di un anno fa.
Tra gli elementi più significativi dell’indagine, per febbraio spicca la quota di nuovi contratti riservata a giovani con meno di 30 anni, che si attesta al 36%.
Nell’ambito dirigenziale e delle professioni con elevata specializzazione e competenza tecnica, i giovani sono particolarmente richiesti in qualità di tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (62%), tecnici in campo ingegneristico (59,6%) e tecnici dei rapporti con i mercati (34,2%). Nel settore delle professioni impiegatizie, commerciali e dei servizi, gli under 30 sono molto richiesti come addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela (67,3%), come addetti alle vendite (59,6%) e in qualità di operatori della cura estetica (46,7%). Da ultimo, tra gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine si prevede che molte delle nuove attivazioni verranno riservate ai giovani addetti all’assemblaggio di prodotti industriali (54,7%), agli operai di macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche e di prodotti minerali (46,7%), ai fabbri ferrai costruttori di utensili (45,7%).
Il mese di febbraio 2025 è stato segnato anche da una quota rilevante di candidati considerati introvabili da parte delle imprese della provincia reggiana, che hanno ammesso difficoltà nel reperire i profili ricercati nel 57% dei casi. Le cause sono riconducibili in parte alla mancanza di candidati (nel 38% dei casi) e, in parte, all’insufficiente preparazione dei candidati stessi (nel 13,2% dei casi), così come alla richiesta di profili che abbiano già maturato esperienze specifiche nei diversi ambiti di attività.
Tra i profili professionali più difficili da reperire emergono: nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica, le figure degli specialisti nelle scienze della vita, i tecnici della salute e i tecnici in campo ingegneristico; nell’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, soprattutto gli operatori qualificati nei servizi sanitari e sociali, gli operatori della cura estetica e quelli qualificati nei servizi personali; nel segmento degli operai, invece, le difficoltà si incontrano soprattutto nella ricerca di operai specializzati nelle rifiniture delle costruzioni, di operai installatori e manutentori di attrezzature elettriche/elettroniche e di operai specializzati in costruzioni edili.








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Custodisco, eredità di mio padre, la collezione quasi completa de "Il quaderno dell'attivista" pubblicazione del Partito Comunista Italiano degli anni quaranta e cinquanta dedicata ai
Attivista = semper mej che lavorer….
Giano bifronte... ipocrisia al top!