In libreria “Mi chiamo Happy”, la favola di Maria Angela Gelati per comprendere il perché della morte

Maria Angela Gelati Mi chiamo Happy ph E Magnoni

È uscito nelle librerie “Mi chiamo Happy” (edizioni Mursia), il nuovo libro di Maria Angela Gelati, scrittrice e tanatologa parmigiana: una favola per adulti e bambini per comprendere il perché del morire e imparare a superare la tristezza, pensata come un album interattivo e accompagnata dalle illustrazioni di Anna Maria Di Giorgi.

Il racconto narra la vita e il legame instaurato dal bull terrier Happy con la famiglia di accoglienza fino all’ultimo saluto, quando, di fronte al passaggio sul Ponte dell’Arcobaleno, l’affetto che prova per Mia e Tobia diviene tangibile, superando e annullando tutto ciò che la morte ha portato via. Una storia che ha l’obiettivo di coinvolgere emotivamente e stemperare i sentimenti, fino a trasformarli in un album di ricordi e di affetto.

“Tutte le storie hanno un punto di partenza, alcune più felici, altre meno, ma è importante sapere da dove cominciano”, ha spiegato l’autrice: “Gli animali da compagnia fanno parte delle nostre famiglie, con loro e grazie a loro riusciamo a creare legami di affetto e di tenerezza. Fedeli, amorevoli e confidenti, ci ameranno per tutta la vita, donandoci senza condizioni e limiti tutto l’amore e la riconoscenza solo per il fatto di essere accanto a noi. Grazie a loro anche noi, insieme ai nostri figli, veniamo formati alla vita, un’educazione al vivere che implica però fare anche i conti con la morte, come spesso accade di fronte alla perdita dell’animale domestico, che di solito il bambino sperimenta come prima esperienza di lutto”.

Maria Angela Gelati, formatrice e death educator, giornalista e blogger, è docente al master Death Studies and the End of Life. È inoltre ideatrice e curatrice, con Marco Pipitone, della manifestazione “Il Rumore del Lutto”, la prima rassegna di cultura in death education che si svolge a Parma dal 2007. Autrice di saggi e articoli, ha pubblicato le favole “L’albero della vita” (Mursia, 2015) e “Il lecca-lecca di cristallo” (Terra Marique, 2018). Ha curato il saggio “Ritualità del silenzio” (Nuovadimensione, 2018).