In Emilia non piove da due mesi

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Mi chiedo come sia possibile che nel contesto emiliano, in fondo mediatamente colto e impegnato in politica, possa passare in secondo piano il più grande evento globale a favore di un drastico cambio di rotta in senso ecologista a difesa del pianeta Terra.

Venerdì 15 marzo ragazzi (e non solo) di un centinaio di paesi del mondo usciranno da scuola per dire ai grandi della Terra: fermatevi, state compromettendo il nostro futuro è quello della future generazioni, l’equilibrio climatico del pianeta è compromesso, la priorità di ogni governo deve cambiare e rivolgersi in una direzione opposta a quella sinora sciaguratamente praticata.
I ragazzi si vedono venerdì mattina ai Giardini Pubblici di Reggio. Le piazze del mondo saranno piene. È finalmente una presa di coscienza della generazione che più sarà colpita dagli stravolgimenti geo climatici già previsti dagli scienziati. Abbiamo il dovere morale di supportarli.

Post Scriptum. In Emilia non piove da due mesi. Vi sembra normale?




Ci sono 4 commenti

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    • Roberto Pedrini

      Negare i cambiamenti climatici è assurdo. Le precipitazioni nella pianura Padana negli ultimi vent’anni sono drammaticamente diminuite a causa della coltre di smog che staziona su di essa. Ho segnato sul calendario che l’ultima precipitazione è avvenuta il 30 gennaio. La pioggia di oggi è stata di irrilevante quantità. Cominciamo con vietare l’estrazione del carbone nell’Unione Europea e incentivare le case automobilistiche a produrre autovetture ibride ed elettriche penalizzando i motori diesel.

      • Meteoproblematico

        Negli anni 80 fu messa in atto una massiccia campagna promozionale internazionale a favore dei motori diesel promuovendone l’efficienza e attribuendo loro un potenziale inquinante decisamente inferiore ai motori a benzina cattivi e cancerogeni. Le argomentazioni furono sostenute pubblicamente, definendole al di sopra di ogni sospetto e inconfutabili scientificamente, anche per un ragazzo quindicenne che apprezzava la fragranza delle esalazioni diesel nell’autorimessa al momento dell’accensione di un’auto.
        Nel diventare vecchi spesso si rincoglionisce, non sempre sufficientemente dal farsi prendere per il culo ad ogni svolta ecologista eticamente nobile, ma spesso(io penso sempre) subalterna alle esigenze commerciali del business industriale.
        La nostra area geografica , complici vari fattori ambientali non ultimo la cattiva ventilazione, è effettivamente altamente inquinata, ma da sempre, soltanto che controlli e verifiche ambientali trent’anni fa erano dal punto di vista strumentale meno efficienti o peggio omessi e falsificati.
        E se è indubbio che ciò sia dannoso per la nostra salute, si conceda a una minoranza ignorante e miscredente di dubitare un pochino sulle variazioni climatiche indotte da vent’anni di sfrenato inquinamento atmosferico, solo un pochino.
        Da giovani credere è più semplice, probabilmente più adeguato magari evitando di esagerare, da vecchi con una memoria discreta diventa perlomeno
        problematico, con una memoria ferrea direi insopportabile.


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