Il governo boccia l’Alta velocità a Parma

Reggio Emilia AV Mediopadana  station for high speed trains

In commissione Bilancio della Camera, relatori del Decreto Rilancio Misiti (M5s), Marattin (Italia Viva), Melilli (PD) e il sottosegretario Misiani (PD) hanno espresso il parere ‘contrario’ della maggioranza all’emendamento che ho presentato per chiedere al Governo 5 milioni di euro per avviare subito la progettazione della nuova stazione dell’Alta Velocità alle Fiere di Parma.

Sarebbe stato il modo più semplice e veloce per iniziare a mettere un atto concreto tra le tante parole dette fino ad oggi dai partiti dell’area di Governo, dal Comune, dalla Regione e dallo stesso ministro dei Trasporti.

E’ un atto politico con cui PD e 5Stelle dicono ‘NO’ all’Alta Velocità a Parma.

Credo sia il momento della chiarezza, la città non merita altre prese in giro.

L’Alta Velocità serve subito e non si costruisce da sola con le parole. Il PD, può proporre tutti gli ordini del giorno in Consiglio Comunale a Parma che vuole, ma se poi a Roma il Governo e il Partito votano contro, la città può solo sentirsi tradita.

Il parere negativo di relatori e governo non è vincolante e può ancora cambiare, visto che non si è ancora votato in Commissione il mio emendamento potrebbe anche essere approvato. Tutto dipende dalla volontà delle istituzioni del territorio e dei partiti come il PD che non solo in sede locale si sono espressi a favore dell’opera, di pretendere coerenza e atti concreti dai propri referenti al Governo e in Parlamento.

Se Parma dovesse perdere oggi per la seconda volta la stazione dell’Alta Velocità per le scelte politiche degli stessi partiti di ieri, non sarebbe positivo per la città e neppure per quei partiti.

Così Laura Cavandoli, deputata parmigiana della Lega, prima firmataria dell’emendamento che intende finanziare studio di fattibilità e progettazione della nuova stazione dell’Alta Velocità alle Fiere di Parma.