Il collega dell’autista aggredito: “Reggio è diventata insicura, lo vediamo ogni giorno”

Domenico Bonacini autista TIL Reggio – DDL

I carabinieri di Reggio stanno ancora indagando su quanto accaduto nelle prime ore del mattino di martedì 16 settembre nella zona di Santa Croce. Due uomini, un autista di autobus di 44 anni e un runner di 36 anni, sono stati presi di mira da due giovani che giravano a bordo di una macchina: due episodi distinti ma dalla dinamica molto simile e avvenuti a breve distanza tra loro, circostanza che fa ipotizzare che i responsabili possano essere le stesse persone.

Le vittime designate sono state prima “puntate” dalla macchina, avvicinatasi a forte velocità con l’evidente obiettivo di investirli (in un caso, quello del quarantaquattrenne, riuscendoci); subito dopo le due persone a bordo sono scese dall’auto e hanno aggredito i due malcapitati, apparentemente senza motivo.

Sulla vicenda si è espresso (ed esposto) Domenico Bonacini, autista di bus di TIL e collega di uno degli aggrediti, tramite il consigliere comunale di Coalizione Civica Dario De Lucia: “Sono un padre di famiglia e ho visto cambiare la mia città e l’utenza, non sempre nel bene e nel migliore dei modi: una realtà che cambia e che spesso non migliora, che mi preoccupa per il domani dove vivranno e cresceranno i miei figli, una realtà piena di insicurezza che nessun padre o madre vorrebbe”.

“Nella città delle persone, le persone per bene sono messe sotto scacco da personaggi violenti, irrispettosi e noncuranti delle regole; l’insicurezza non è solo una percezione, sta diventando sempre più una realtà e, in alcune zone, sta dilagando a velocità troppo sostenuta e fuori controllo. Di esempi ne abbiamo molti: dall’aggressione al mio collega, ad altre persone aggredite e rapinate; dagli arresti per spaccio, come successo ultimamente nel mio quartiere, Regina Pacis, alle spaccate continue nei bar; senza considerare tutti gli eventi violenti nella zona rossa della stazione e nelle zone limitrofe”.

“Noi autisti – sottolinea Bonacini – siamo a contatto con tantissime persone, dalle prime ore del mattino fino a sera tarda: molte delle quali per bene, ma la quantità di persone che ci insultano e ci aggrediscono solo perché non possiamo lasciarli dove loro pretendono, o anche solo perché vengono richiamati a causa di un comportamento non consono a un mezzo pubblico con altre persone al suo interno, sono in aumento”.

Tornando all’episodio che ha coinvolto il collega, Bonacini ha parlato di “una brutale aggressione senza motivo, per il puro piacere di fare male a qualcuno”. Quando gli aggressori si sono allontanati, lasciandolo ferito a terra, l’uomo è riuscito a chiamare i colleghi (uno dei quali è volontario della Croce Verde Alto Appennino), che lo hanno raggiunto e messo in sicurezza e hanno allertato i soccorsi e le forze dell’ordine.

“La Reggio dove sono cresciuto non la riconosco più”, dice ancora Bonacini: “La violenza è all’ordine del giorno e si continuano a fare proclami su una sicurezza che sugli autobus e per la città è solo un mero ricordo; bisogna smettere di sperare che tutto torni a posto da solo, bisogna fare qualcosa e usare il pugno duro contro questi delinquenti, chiunque essi siano. Bisogna pensare ai cittadini onesti che lavorano, che vogliono tranquillità e pace ed essere sicuri, sicuri di crescere i propri figli in un ambiente tranquillo e sicuro, sicuri che se vogliono fare una corsa per tenersi in forma o una semplice passeggiata per andare a lavorare lo possano fare, a qualsiasi ora del giorno o della notte”.

“Sono sicuro che le forze dell’ordine riusciranno a trovare i colpevoli, ma mi aspetto che chi ci governa prenda il problema sicurezza seriamente, smettendola con i proclami, ma inizi con azioni decise e risolva questa insicurezza che regna sovrana a Reggio”.



Ci sono 4 commenti

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  1. paolo

    In effetti non solo Reggio è meno sicura , lo è tutto il mondo, tutti i santi giorni ci sono dei delinquenti che lavorano , profumatamente pagati , per scatenare guerre, hanno voluto l’economia di guerra? L’economia di guerra porta degrado sociale e tutti gli effetti collaterali connessi… quando la cosa non sarà più sopportabile diventerà ingovernabile,
    vedremo cosa ne uscirà, comunque sia sarà un casino, le strade sono 2 dittatura o guerra civile.

    • kursk

      Conosci qualche altra forma di economia che non sia di guerra ? piu’ o meno mascherata, piu’ o meno che ne crea le condizioni…? Quando mai l’uomo ne ha create di diverse ? e poi quale dittatura? e quale guerra civile….? chi la farebbe sta guerra civile ? se siamo pieni di pacifinti a comando che non sanno nemmeno tenere in mano un fucile ad aria compressa per tirare al bersaglio al Luna Park….siamo per la maggior parte una massa di pecore contenta di essere circondata da leoni….siamo la parte molle…dei sonnambuli perdenti.

      • Orbàn Mila

        Non esser così pessimista: confido che vi salveranno i leoni da tastiera o i nostalgici del vittorioso condottiero di Predappio, noti per lo sprezzo del pericolo e l’ardimento (a propsito: le ronde dove son finite, al primo bar dietro l’angolo?).

        • kursk

          tra l’elenco che hai fatto tu, sommato a chi ci governa a livello nazionale piu’ quelli a livello locale…mi fan dormire sonni tranquillissimi….


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