Martedì 25 luglio torna la storica ‘Pastasciutta Antifascista’ a Casa Cervi di Gattatico, nel Reggiano.
La festa sarà celebrata all’aperto nel parco ‘ai Campirossi’ e comincerà intorno alle 19.
Alle 20 verrà distribuita gratuitamente la pastasciutta a tutti i presenti nella piazza della vicina Campegine a 80 anni dallo storico gesto dei fratelli Cervi che proprio qui offrirono un pasto agli abitanti durante la Resistenza esattamente il 27 luglio ’43. Durante tutta la serata il Museo di Casa Cervi sarà visitabile liberamente. L’ingresso alla serata è a offerta libera, non occorre prenotazione. Il ricavato della serata sarà devoluto alle popolazioni alluvionate della Romagna. Nel corso dell’evento sarà presentato il volume “La pastasciutta dei Cervi”, di Marco Cerri, edito da Viella Editrice (sarà acquistabile nel bookshop di Casa Cervi), che racconta l’origine e la nascita di questa ricorrenza.
Il programma prevede, oltre ai saluti delle istituzioni locali e regionali e dei sindacati, le premiazioni della XXII edizione del Festival di Resistenza – Teatro per la Memoria e spazio alla musica con il concerto di Alberto Bertoli, cantautore e musicista, figlio d’arte dello scomparso Pierangelo Bertoli e un Dj-set Resistente a cura del deejay Mark Bee.
Negli ultimi decenni la Pastasciutta Antifascista è divenuta una ricorrenza nazionale ed è celebrata oggi in ogni parte di Italia, dalla Sicilia al Friuli, e anche all’estero, dalla Germania agli Stati Uniti. Si contano già oltre 220 “Paste” nell’elenco ufficiale della rete delle Pastasciutte Antifasciste. Da segnalare quella di domenica 23 luglio a Conselice (Ravenna), territorio colpito dall’alluvione, organizzata direttamente dall’Istituto Cervi assieme all’Anpi di Ravenna, con la presidente Albertina Soliani che parteciperà portando personalmente il ragù originale di Casa Cervi.
Ultimi commenti
Replica del Comitato Prolife insieme Le parole di Priamo Bocchi all' Assemblea legislativa dell' Emilia Romagna sulla Ru486, mi riportano alla mente la fiaba" I vestiti […]
Una domanda: perché il Sig. Maramotti non parla con i propri dirigenti responsabili del personale,e cerca di capire cosa ha portato le lavoratrici a protestare? […]
Siamo al surreale e hanno anche il coraggio di ribadire che sono garantisti. In sintesi una qualunque condanna di anche solo una persona per questi signori […]