Crisi di governo, alle 15 il discorso di Conte al Senato. Diretta video su 24Emilia

giuseppe-conte-20-agosto-senato-1

La diretta video dal Senato

Per il Movimento 5 Stelle il dialogo con il Partito Democratico, a meno di un clamoroso (ma improbabile) colpo di scena da parte del premier Giuseppe Conte, resta al momento la strada obbligata dopo che sono venute meno le condizioni politiche per un riallaccio dei canali di dialogo con la Lega di Salvini.

Oggi pomeriggio (martedì 20 agosto) alle 15 sono previste le comunicazioni del premier Conte al Senato, a cui formalmente i Cinque Stelle si affidano per non scoprire troppo le carte della strategia scelta per dare uno sbocco alla crisi del governo gialloverde: sembra comunque quella del Pd l’unica alternativa al momento percorribile per evitare la fine anticipata della legislatura e il ritorno immediato alle urne.

Su questa linea il vicepremier Di Maio è tornato ad attaccare Salvini, definito “disperato per aver combinato un disastro”: il ministro del lavoro, in ogni caso, è rimasto cauto sulle alternative, dicendo di non voler né aprire né chiudere a nessuna forza politica del Parlamento e affidando tutto al Quirinale “e al percorso istituzionale che vorrà delineare”. Ma le prospettive non sono molte: o le elezioni, probabilmente già a novembre, o l’inevitabile (quanto complicata) alleanza con il Pd.

Pronta la risposta del Carroccio: “Noi siamo pronti al voto per il taglio dei parlamentari, il Pd invece no”. Il Pd, nel frattempo, attende le dichiarazioni di Conte e l’apertura formale della crisi: “O si forma un governo forte oppure meglio tornare a votare”, ha detto il segretario dei dem Zingaretti.

Tutto in stand-by, dunque, fino al discorso del presidente del consiglio, in quello che potrebbe verosimilmente essere l’ultimo giorno dell’esperienza di governo Lega-M5S. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per i prossimi passaggi, ha chiesto alle forze politiche “responsabilità e rigore” e una chiarezza di prospettiva: non saranno ammessi altri tatticismi.

Il premier Conte ha passato le ore che precedono il suo intervento a Palazzo Madama nel suo ufficio, a Palazzo Chigi, limando un discorso che sarà con ogni probabilità molto duro nei confronti del leader della Lega Matteo Salvini e della crisi di governo che quest’ultimo ha innescato in pieno agosto. Diversi potrebbero essere i riferimenti alla responsabilità dell’Italia sui conti pubblici (con la manovra attesa in autunno) e a un rapporto con l’Europa sul quale il capo del governo si è costruito una sua autonomia divergendo spesso dalla linea salviniana sia sull’economia che sull’immigrazione. Il premier potrebbe non fare sconti su tutte quelle “slabbrature istituzionali” – come erano state definite nella lettera a Salvini della settimana scorso – che hanno segnato, soprattutto negli ultimi mesi, il rapporto tra il premier e il suo vice leghista.

Resta una sola incognita: se Conte annuncerà le sue dimissioni già in aula o se si limiterà a recarsi al Quirinale subito dopo. Poco probabile, invece, che il premier chieda un voto di fiducia, che complicherebbe ulteriormente la situazione visto che Salvini potrebbe votarla pur di far proseguire l’attuale esecutivo e non rimanere escluso dal prossimo eventuale governo.