Giornata mondiale dell’acqua, venerdì 22 marzo visite guidate al depuratore Iren di Mancasale

Un depuratore trasparente Mancasale

Venerdì 22 marzo, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, Iren aprirà l’impianto di depurazione di Mancasale (a Reggio): durante la giornata sarà possibile conoscere un impianto unico nel suo genere a livello impiantistico – tanto da trasformarsi in “sorgente” di acqua per l’agricoltura – e il progetto Pad (Parco Acque Depurate di Mancasale), un parco eco-industriale dove lavoro e divulgazione possono convivere.

I visitatori potranno scoprire così come funziona un impianto “vivo” e “naturale”, abitato da miliardi di batteri che depurano le acque reflue provenienti dalla rete fognaria della città di Reggio e dai comuni di Albinea e Bagnolo in Piano. Per l’occasione sarà allestita un’aula per raccontare la storia del depuratore dal 1970 al futuro attraverso materiali dell’archivio di Iren e un filmato Super8 inedito di Franco Cigarini girato in occasione della costruzione del depuratore, agli inizi degli anni ’70 (pellicola proveniente dall’Archivio audiovisivo Franco Cigarini conservato presso la biblioteca Panizzi di Reggio).

Durante la giornata sarà inoltre possibile osservare dal vivo il “volto” dei batteri, che a miliardi garantiscono ogni giorno con il loro lavoro la chiusura del ciclo idrico, depurando milioni e milioni di litri di acqua sporca.

L’impianto di via Raffaello Sanzio 40 sarà aperto dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. Le visite guidate si svolgeranno alle ore 9.30, 11.30, 14 e 16. Per informazioni: eduiren.emilia@gruppoiren.it

L’impianto di depurazione di acque reflue di Mancasale, gestito da Ireti, società del gruppo Iren, è il primo in Emilia-Romagna per trattamento terziario avanzato delle acque reflue destinate al riuso a beneficio dell’agricoltura. Il progetto è stato concretizzato grazie ai contributi dell’Unione Europea attraverso i programmi Life Plus Ambiente e ReQpro. Si tratta di un polo strategico per il territorio perché non solo migliora la qualità delle acque superficiali, ma permette il recupero e il riutilizzo delle acque reflue a beneficio dell’ambiente e delle aziende agricole limitrofe.

L’area occupata dall’impianto si inserisce in un più vasto perimetro di di circa 300mila metri quadrati. Ogni anno a Mancasale vengono trattati circa 19 milioni di metri cubi di acque, di cui 5,5 milioni di metri cubi sono recuperati e destinati all’agricoltura soprattutto durante il periodo estivo, quando c’è una richiesta irrigua maggiore. Un ciclo completo di trattamento richiede in media 24 ore.