I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio hanno sottoposto a sequestro probatorio, su attività delegata dalla Procura di Macerata, il quadro attribuito a Rutilio Manetti, pittore del Seicento senese, “La Cattura di San Pietro” nella disponibilità del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, indagato per riciclaggio di beni culturali. Perquisite tre abitazioni del critico d’arte: a San Severino Marche, dove il sottosegretario alla Cultura ha la residenza, a Roma e a Ro Ferrarese. Sgarbi, che respinge ogni accusa, ha consegnato spontaneamente il dipinto, trovato presso magazzini di Ro Ferrarese nella disponibilità della Fondazione “Cavallini-Sgarbi” assieme a una copia in tre D, fatta eseguire dal laboratorio di Correggio (Re) G-Lab.
“Ho consegnato spontaneamente l’opera di Rutilio Manetti perché siano fatte tutte le verifiche del caso, a partire dalle misure del dipinto rispetto alla cornice di quello rubato – ha commentato lo stesso Sgarbi con un post su Facebook – Sono assolutamente sereno. Il sequestro un atto dovuto. Non ho nulla da temere.
Nel corso delle operazioni, sono stati sequestrati anche dispositivi telematici, informatici e documentali inerenti l’indagine. Nei prossimi giorni l’opera sarà sottoposta a perizia, il sequestro probatorio, infatti, è un atto dovuto dopo l’apertura di un fascicolo a carico del sottosegretario.







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Il senso di colpa pere essere stati comunisti italiani gioca brutti scherzi. Caro Maurizio il tuo articolo è assai confuso pieno di equivoci. Il desiderio […]
In effetti mezza europa è guidata da governi ultranazionalisti...dall'ipernazionalismo al nazismo il passo è breve...un percorso strano per quella che doveva diventare un'unione europea...
bravo, adesso torna nella tua grotta e lascia perdere gli architetti....