È ricoverato in coma nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Ferrara, dopo aver tentato il suicidio in carcere ingerendo dei farmaci, il 57enne Michele Castaldo, reo confesso dell’omicidio dell’ex compagna Olga Matei.
Il suo caso nei giorni scorsi aveva fatto molto discutere per il dimezzamento della pena in appello all’omicida, con una sentenza che – tra le altre cose – aveva concesso all’uomo le attenuanti generiche anche tenendo in considerazione la presunta “tempesta emotiva” scatenata dalla gelosia che avrebbe investito Castaldo nei momenti del delitto.
Il tentativo di suicidio, le cui motivazioni sono state illustrate in una lettera arrivata nella giornata di venerdì alla sua legale, l’avvocatessa Monica Castiglioni, risale allo scorso lunedì 4 marzo: “Nelle settimane scorse faceva discorsi a lungo termine, voleva essere trasferito in una struttura dove poteva lavorare. Poi ha avuto un tracollo emotivo, forse dovuto al clamore mediatico, ma anche all’angoscia di quello che ha fatto”.
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Là Cgil pensi ai soldi spesi da Landini x la comunicazione e ai suoi dipendenti licenziati e poi può parlare
Spero non fosse Max Mara
Condivido la succinta ma chiara analisi del Signor Campani. Saltando di palo in frasca, credo di riconoscere in lui un mio esemplare alunno di prima media