False attestazioni per ottenere il reddito di cittadinanza: nei guai una famiglia di Sant’Ilario d’Enza

reddito di cittadinanza Poste Italiane

I carabinieri di Sant’Ilario d’Enza (in provincia di Reggio) hanno denunciato quattro persone dopo aver scoperto che percepivano il reddito di cittadinanza senza in realtà averne i requisiti richiesti dalla legge.

L’indagine è partita lo scorso febbraio da una segnalazione della direttrice dell’ufficio postale di Calerno, che si è rivolta ai militari santilariesi dopo che i quattro cittadini – tutti di nazionalità rumena e appartenenti allo stesso nucleo familiare – si erano presentati in filiale chiedendo di riscuotere il reddito di cittadinanza ma esibendo dei documenti apparentemente falsi.

L’attività investigativa avviata dai carabinieri ha in effetti consentito ai militari di dimostrare che le quattro persone (una coppia di 51 e 41 anni e i figli di 22 e 20 anni) avevano ottenuto l’accesso alla misura statale di sostegno economico per i nuclei familiari in difficoltà presentando all’Inps di Milano false attestazioni: avevano infatti dichiarato di essere residenti a Milano e di aver dimorato sul territorio nazionale per almeno 10 anni, così come richiesto dalla legge, circostanza poi risultata essere invece non corrispondente alla realtà dei fatti. Grazie a queste irregolarità, e utilizzando inoltre anche dei falsi codici fiscali, erano riusciti finora a farsi erogare complessivamente circa 6mila euro.

Una volta conclusi gli accertamenti, i carabinieri hanno segnalato la vicenda alla procura di Reggio: l’intera famiglia dovrà ora rispondere del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Non solo: i militari hanno anche allertato gli uffici competenti per l’immediata sospensione dell’accesso al reddito di cittadinanza e per il recupero delle somme indebitamente percepite fino a questo momento.