In Emilia 5.214 contagiati, 70 nuovi decessi

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In Emilia-Romagna sono presenti 5.214 i casi di positività al Coronavirus, 689 in più rispetto all’acquisto di ieri.

Passano però da 15.461 a 18.344 i campioni refertati, 2.833 test in più aggiornamenti rispetto a ieri. Si tratta di dati accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali.

Complessivamente, sono 2.196 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non l’assistenza sanitaria, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 260 (13 in più rispetto a ieri). E salgono a 177 (ieri erano 152) le guarigioni, 158 delle quali interessate persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 19 dichiarate guarite a tutti gli effetti negativi risultate negative nei due test consecutivi.

Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 461 a 531: 70, quindi, quelli nuovi, di cui 17 donne e 53 uomini . Per la maggior parte delle persone decedute sono in corso approfonditi per verificare se sono presenti patologie pregresse, anche plurime. I nuovi decessi interessati 29 residenti nella provincia di Piacenza, 7 in quella di Parma , 7 in quella di Reggio Emilia, 12 in quella di Modena, 5 in quella di Bologna (di cui nessuno del territorio imolese), 7 a Rimini, 1 a Ravenna e 1 a Forlì; 1 persona deceduta era residente fuori regione.

In dettaglio, questi casi sul territorio di casi di positività, che invece sono presenti nella provincia di residenza ma in quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.428 (88 in più rispetto a ieri), Parma 869 (69 in più) , Rimini 691 (78 in più), Modena 663 (88 in più), Reggio Emilia 608 (194 in più), Bologna 465 (di cui 124 a Imola e 341 a Bologna; l’uso 70 in più, di cui 11 a Imola e 59 a Bologna), Ravenna 185 (32 in più), Forlì-Cesena 227 (di cui 112 a Forlì, 34 in più rispetto a ieri, e 115 a Cesena, 22 in più rispetto a ieri), Ferrara 78 (14 in più rispetto un ieri).

3.023 posti letto aggiuntivi già allestiti, 332 in più di ieri: 2.607 ordinari e 416 di terapia intensiva

Prosegue anche oggi a ritmo serrato il lavoro della rete ospedaliera dell’intero territorio per attuare il piano di rafforzamento regionale. In tutta l’Emilia-Romagna, tra ieri e oggi, sono stati infatti allestiti ulteriori 332 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 2.691 a 3.023, tra ordinari (2.607) e di terapia intensiva (416).

Nello specifico: 578 posti letto aggiuntivi a Piacenza (di cui 40 per terapia intensiva), 675 a Parma (58 terapia intensiva), 550 a Reggio (48 terapia intensiva), 280 a Modena (74 terapia intensiva), 453 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (105 terapia intensiva), 58 a Ferrara (22 terapia intensiva), 416 in Romagna (in particolare: 189 Rimini, di cui 26 per terapia intensiva; 77 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 47 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 95 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva, 12 Lugo, di cui 6 per terapia intensiva; 9 a Faenza).

Per quanto riguarda gli ospedali Covid a Piacenza grazie all’accordo con le strutture private accreditate del territorio ci sono la Casa di Cura Sant’Antoninoe il San Giacomo per complessivi 120 posti letto,l’Ospedale di Comunità di Bobbio,Castel San Giovanni e Fiorenzuola; a Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub), Fidenza e Borgo Taro; a Reggio Emilia, a supportare l’hub Arcispedale Santa Maria Nuova in città, oltre a Guastallasi è aggiunto Scandiano; a Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l’area intensiva che per i pazienti in fase acuta) e sono pronti Carpi(dove è già attiva per pazienti Covid la Terapia Intensiva),Mirandola e Sassuolo; a Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, è entrato in funzione il padiglione Covid, il 25, oltre al Bellaria, già Covid hospital che funzionerà come tale anche per l’imolese; a Ferrara, in caso di necessità l’hub del Sant’Anna sarà supportato come Covid dall’ospedale del Delta.
Infine, per la Romagna, aglihubdiRimini, Ravenna, Forlì-Cesenaverranno affiancati comeCovid hospital gli ospedali di Lugo e di Riccione.

Le attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile

In vista dell’apertura di un reparto di terapia intensiva in zona militare a Piacenza, il comandante della guarnigione ha richiesto all’Agenzia due moduli bagno e due moduli doccia (ognuno da 3 posti, in container ISO 10), con i rispettivi gruppi elettrogeni.

È già in corso il montaggio delle tende da parte dell’esercito; entro le prossime 48 ore, i moduli igienici verranno collegati alle tende mediante percorsi protetti (si prevede che la struttura campale venga ultimata entro lunedì 23 marzo).

Volontariato

Sono stati 273 i volontari attivi in Emilia-Romagna attivi ieri sul territorio, il numero più alto dall’inizio dell’emergenza; 1.985 in totale, a partire dal 23 febbraio (il dato non considera le attivazioni nazionali di soggetti come ANPAS, CRI, ANA, ecc.).

Il nucleo più consistente risulta quello dei volontari Anpas e Cri regionale (87), su più province, nel supporto al trasporto dei pazienti sulle ambulanze: questa attività risulta molto incrementata rispetto alle giornate precedenti. Prosegue, inoltre, il lavoro dei volontari CRI (4) nel trasporto di campioni sanitari nel territorio ferrarese.

La maggioranza dei volontari è impegnata nell’assistenza alla popolazione: Parma (37), Ferrara (35), Rimini (29), Modena (20), Ravenna (6) e Forlì-Cesena (13), a supporto dei Comuni nella consegna della spesa e/o di farmaci alle categorie più fragili. Tutti i coordinamenti provinciali sono impegnati, salvo quello di Bologna (dove 4 volontari attivati a livello nazionale agivano nella sorveglianza dei passeggeri all’aeroporto).

Da stasera,14 volontari del coordinamento di Piacenza sono impegnati nella disinfezione delle ambulanze, a supporto degli operatori del 118.Data la grave emergenza del Piacentino, si è reso necessario un potenziamento di questa attività, e un gruppo di volontari è stato formato in due giornate (17 e 18 marzo) dai coordinatori del 118 e dai Vigili del Fuoco sull’utilizzo delle attrezzature necessarie per la sanificazione delle ambulanze e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Suddivisi in vari turni, quasi senza interruzione, questi 14 volontari utilizzeranno attrezzature rese disponibili dal 118.

Dispositivi di protezione individuale

Sono arrivate 316.000 mascherine Montrasio e 37.300 mascherine chirurgiche dal Dipartimento nazionale di protezione civile.

Confermati i 31 punti-triage (tende e containers), 10 davanti alle carceri (a Modena è stata smontata parte delle installazioni servite fino a ieri) e 21 davanti agli ospedali:

3 in provincia di PC (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni);

3 in provincia di PR (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro);

3 in provincia di RE (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla);

5 in provincia di MO (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città, davanti alla sede del 118);

· 3 nella città metropolitana di BO (nel capoluogo davanti agli ospedali Sant’Orsola e Maggiore, e a Imola);

2 in provincia di FE (Argenta e Cento);

1 in provincia di FC (Meldola, davanti all’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori);

1 nella Repubblica di San Marino.