Elezioni, Salvini in Emilia lancia la sfida (video)

Matteo Salvini Lega a Reggio

Comincia con i selfie concessi ad alcuni curiosi di passaggio nella centralissima piazza del Monte la visita reggiana del leader della Lega Matteo Salvini, impegnato in queste settimane in una campagna elettorale molto fitta di appuntamenti in giro per l’Italia in vista del voto del 25 settembre. I sondaggi, anche se Salvini cerca di dissimulare (“Il mio sondaggio è in cabina elettorale”), indicano una Lega un po’ in difficoltà, secondo alcune rilevazioni in un testa a testa con il Movimento 5 Stelle per essere il terzo partito dietro Fratelli d’Italia e Pd, in ogni caso lontana dai fasti del 2018 e dagli orizzonti percentuali di un alleato di coalizione che, al contrario, sembra volare nelle intenzioni di voto degli italiani e che oggi è più ingombrante che mai.

E allora ritorna il Salvini di piazza, per cercare di colmare il divario con Giorgia Meloni (peraltro mai nominata). Scarpe comode, polo rossa e una macchina che lo accompagna in tour lungo la via Emilia: giovedì primo settembre a Piacenza e a Fontevivo, in provincia di Parma, il giorno dopo appunto a Reggio, poi a Bologna per presentare i candidati e le candidate del Carroccio.

Ma è proprio nella città del tricolore che lancia la sfida più ambiziosa: “In Emilia-Romagna l’obiettivo è quello di conquistare tutti i collegi. Io sono scaramantico per natura, ma a questo giro si può fare veramente il tutto esaurito. Poi dipende dai cittadini, ma c’è voglia di cambiamento. Io penso che in tutte le città la Lega e il centrodestra possano vincere, anche nei collegi una volta impensabili come Imola o Bologna; credo che la Lega farà un risultato eccezionale”.

Stessi toni di inizio 2020, quando in Emilia-Romagna si votava per eleggere il presidente della Regione: allora non andò bene, con la netta riconferma di Stefano Bonaccini a scapito della sfidante leghista Lucia Borgonzoni. Ma per Salvini ogni tornata elettorale fa storia a sé: “Qualche giornalista dice “ma tanto in Emilia voteranno sempre a sinistra”: io vi dico che il 25 settembre si vince dappertutto, Reggio compresa”, ribadisce spavaldo arringando la folla, all’incirca un centinaio di persone (o poco più). Ed è ancora più esplicito quando una coppia di passanti lo ferma per chiedere rassicurazioni pre-elettorali: “Li asfaltiamo!”, promette.

Per farlo, indica le priorità: “La politica deve risolvere due emergenze prima di tutte le altre: la prima, le bollette di luce e gas, e chiediamo a governo e Parlamento di imporre un tetto agli aumento mettendoci i soldi necessari, come ha fatto la Francia; la seconda, bloccare l’invio delle cartelle dell’Agenzia delle Entrate. Io ogni giorno mi sveglio e ogni sera mi addormento con persone disperate che rientrano dalle vacanze e trovano cinque, dieci, quindici buste verdi di cartelle esattoriali che non possono pagare. Con una guerra in corso, con il Covid, l’inflazione che sale e le bollette che corrono è folle, demenziale e ingiusto inviare milioni di cartelle dell’Agenzia delle Entrate. Questa cosa il governo la può fermare oggi: la Lega dice sì, vorrei sapere cosa dicono gli altri”.

Nel percorso tra piazza del Monte e piazza Martiri del 7 luglio, dove la Lega ha allestito un banchetto davanti all’ex sede della Banca d’Italia, Salvini viene intercettato da alcuni cittadini, che gli espongono i nodi relativi al concordato della Cmr, la Cooperativa Muratori Reggiolo, vicenda che dopo dieci anni vede ancora centinaia di soci prestatori e altri creditori in attesa di riavere i soldi.


Appello immediatamente raccolto dal leader leghista: “Come Lega abbiamo seguito, sostenuto e aiutato i risparmiatori derubati in Veneto, in Friuli, in Toscana, stiamo seguendo alcune vicende in Puglia, in Lombardia; anche questi risparmiatori, che qualcuno evidentemente ha preso in giro senza pagare il conto, dovranno essere assolutamente tutelati”. Non dice come, ma prende nota.

Una volta terminato il breve comizio in piazza, organizza lui stesso le persone che si mettono in fila per l’ormai consueto momento-selfie: dirige le operazioni, dà indicazioni (“preparate già i telefoni, mi raccomando”), prende in mano la situazione (e gli smartphone) se qualcuno è un po’ impacciato con la tecnologia o per l’emozione, elargisce sorrisi e scatta fotografie in serie. Poi via, verso la prossima tappa: il 25 settembre è vicino.