Dem di Bibbiano contro Di Maio: si scusi

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“Inutile negarlo, non nascondo che la nostra comunità locale abbia sofferto tanto e che da Di Maio si aspetterebbe ancora delle scuse”: sono le parole affidate all’agenzia di stampa Ansa da Stefano Marazzi, segretario del Partito Democratico di Bibbiano, la cittadina in provincia di Reggio finita al centro del processo “Angeli e Demoni”, l’inchiesta nata nell’estate del 2019 per far luce sulle anomalie negli affidamenti di minori nel sistema dei servizi sociali della Val d’Enza reggiana.

All’epoca l’attuale ministro degli affari esteri, che allora era vicepremier nonché capo politico del Movimento 5 Stelle, si scagliò con toni molto duri contro il presunto coinvolgimento del Partito Democratico nella vicenda: “Con il Pd non voglio avere niente a che fare. Con il partito che fa parte dello scandalo di Bibbiano, con bambini tolti ai genitori e addirittura sottoposti a elettroshock e mandati ad altre famiglie. Con il sindaco del Pd che è coinvolto in questo, non voglio avere nulla a che fare”, scrisse in un post su Facebook, attirandosi polemiche e venendo querelato per questo motivo dallo stesso Pd e dal sindaco dem di Bibbiano Andrea Carletti.

La questione è riemersa negli ultimi giorni dopo che è stata ventilata l’ipotesi che Di Maio, entrato in Parlamento con il Movimento 5 Stelle ma poi protagonista lo scorso giugno di una clamorosa scissione, e adesso promotore della lista elettorale centrista Impegno Civico, possa essere candidato alle prossime elezioni politiche del 25 settembre proprio sotto l’insegna del Pd. Non solo: secondo le indiscrezioni il collegio di riferimento potrebbe essere addirittura un collegio emiliano, anche se per motivi di opportunità politica non sarebbe proprio quello che comprende anche il territorio di Bibbiano; ma anche un collegio immediatamente adiacente potrebbe generare qualche perplessità nel popolo democratico.